Forlì, il direttore dell'ospedale: "I contagi preccupano: terza dose fondamentale"
«Se l’aumento dei casi mi preoccupa? Certo, sì che sono preoccupato, perché non abbiamo idea di quanto i casi cresceranno ancora nei prossimi giorni». Paolo Masperi, il direttore dell’ospedale Morgagni - Pierantoni di Forlì, individua nel completamento del ciclo vaccinale l’arma in grado di vincere una battaglia che si sta dimostrando forse più cruenta di quanto prospettato. «La terza dose è fondamentale», ribadisce il medico, chiamando a rapporto i numeri per dimostrare l’efficacia del vaccino nel prevenire forme gravi di malattia. «Non ci sono forlivesi in Rianimazione in questo momento, - racconta, spiegando che il reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Forlì è stato destinato ai pazienti non Covid, e che dunque al momento non accoglie alcun ricoverato positivo al Sars Cov - 2, - ma c’è un “nostro” paziente a Rimini». «In base a quanto visto fino a ora, nessun vaccinato è arrivato alla Rianimazione». Di ricoveri “ordinari” di forlivesi se ne contano oggi 41, «17 letti nel reparto di Malattie infettive e 16 in Pneumologia, che è stata riconvertita a Covid, e il resto al Nefetti di Santa Sofia». «Siamo pronti a creare posti in più se i ricoveri dovessero aumentare, abbiamo un “piano di riserva”» puntualizza però il direttore dell’ospedale, chiarendo subito che «grazie ai vaccini e al fatto che la stragrande maggioranza delle persone si è vaccinata, il tasso di ospedalizzazione in rapporto al numero delle infezioni registrate sul territorio quest’anno è molto più basso rispetto all’anno scorso».