Forlì. Liscio, Roberta Cappelletti lancia nuovo brano

Si chiama “Aria felliniana” e mira ad essere il tormentone invernale del liscio. È stato presentato in anteprima ieri, nei locali di “Cosascuola Music Academy” di via Fratelli Spazzoli, il brano interpretato dalla voce inconfondibile della regina del folklore, Roberta Cappelletti, assieme al duo “Emisurela” ovvero le sorelle faentine Anna e Angela De Leo. Una canzone che mira a intrecciare sonorità della tradizione all’innovazione, connubio indispensabile per far conoscere, in una nuova chiave musicale, il liscio e le grandi tradizioni musicali sostenendo così la Regione Emilia Romagna nell’iter del liscio come Patrimonio immateriale dell’Unesco. Quest’ultima è una proposta sostenuta anche da artisti del calibro di Morgan, Renzo Arbore e Iva Zanicchi unitamente a centinaia di artisti, operatori e istituzioni. “Aria felliniana”, scritta da Ferdinando Guerra e arrangiata da Giuseppe Zanca per le storiche Edizioni musicali Casadei Sonora da un’idea del promoter di festival di musica indipendente, Giordano Sangiorgi, rappresenta uno dei ritratti totalmente aderenti alla terra di Romagna . «Anche se sapevamo di essere in ritardo – racconta Giordano Sangiorgi, patron del Mei – abbiamo presentato il brano a Sanremo dove ha avuto l’attenzione e l’apprezzamento di Amadeus che ci ha dato qualche consiglio anche su possibili collaborazioni future». Il brano, che uscirà ufficialmente domani a Prato di Coreggio durante un concerto di Roberta Cappelletti, è stato suonato dal vivo ieri durante un incontro aperto dal saluto del presidente della Regione, Stefano Bonaccini: «La musica ha a che fare con la qualità della nostra vita - ha detto - e noi vogliamo valorizzarla assieme ai locali in cui si esibisce dal vivo». Il lancio del brano è stata, inoltre, occasione per puntare l’attenzione sulle balere, locali d’eccellenza per le orchestre di musica popolare, che «stanno attraversando un momento di forte crisi. Il calo drastico, per una serie di concause – ha detto Sangiorgi – pongono delle difficoltà per ricostruire un circuito che prima c’era. È fondamentale sostenere orchestre e balere, artisti e club della filiera indipendente per tenere vivo il settore musicale, un grande elemento di comunità e condivisione per un territorio oltre che di forte sviluppo».

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