Forlì, le lunghe giornate delle donne in carcere: “Sarebbe bello avere una rete da pallavolo”

“Sarebbe bello avere una rete da pallavolo”. Anche lo sport può aiutare la vita in carcere, oltre ad una maggiore sensibilità delle imprese e del mondo del lavoro verso le detenute. Nell’occasione della “Giornata Internazionale della Donna”, le delegazioni dell’O.N.A.C. (Osservatorio Nazionale AIGA sulle Carceri) e di AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati), grazie all’autorizzazione concessa dal D.A.P. (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) e dal Ministero della Giustizia, hanno avuto l’opportunità di accedere l’8 marzo presso 18 istituti detentivi in tutto il territorio nazionale.

Per la Regione Emilia – Romagna la delegazione composta dagli avvocati Filippo Antonelli, referente dell’Osservatorio Nazionale AIGA sulle Carceri per la sezione AIGA di Forlì – Cesena, Francesco Barducci, Coordinatore Regionale AIGA e Diego Franchini, Presidente della Sezione AIGA di Forlì – Cesena ha fatto visita alla sezione femminile della Casa Circondariale di Forlì.

È presente un piccolo orto/giardino, che viene coltivato grazie alla passione di alcune detenute, oltre ad una piccola cappella interna. Di particolare rilievo lo spazio per attività di sartoria, ma anche la biblioteca del reparto femminile, che funge anche da sala cinema e ricreativa. La biblioteca viene curata dalle stesse detenute, le quali seguono la catalogazione ed i prestiti dei libri.

“Una rete da pallavolo”

La delegazione di AIGA è stata, infine, a colloquio con 4 detenute che hanno condiviso le proprie preoccupazioni, le proprie speranze ed anche le valutazioni sulla vita in carcere.

Durante il confronto tra le detenute e la delegazione dei giovani avvocati sono emersi i vari progetti sviluppati con il prezioso aiuto del personale interno e dei volontari, oltre ai corsi frequentati dalle detenute (tra i quali teatro, alfabetizzazione, pittura, sartoria). Sono altresì emerse dalle detenute le richieste di un potenziamento delle attività sportive da implementare all’interno del reparto (ad esempio quella della pallavolo con l’acquisto di una rete) e di una maggiore sensibilizzazione verso le imprese del territorio rispetto alle assunzioni delle detenute lavoratrici.

“In conclusione – si legge nella nota – si è trattato di un’esperienza molto toccante a livello umano e molto appagante a livello professionale, ma che per la delegazione di AIGA Forlì – Cesena rappresenta il punto di partenza per tentare di migliorare le condizioni delle detenute negli aspetti indicati e per cercare di risolvere le questioni oggetto di confronto con la Direzione della struttura, tra le quali quella della necessità di un restauro del tetto della zona più antica del complesso (risalente addirittura al ‘400), danneggiata da un temporale estivo ormai da alcuni anni”.

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