Forlì, lavori per la sicurezza della briglia di San Lorenzo in Noceto

Archivio

Presto tornerà in sicurezza la storica briglia di San Lorenzo in Noceto sul fiume Rabbi, nel comune di Forlì. L’intervento di consolidamento e recupero conservativo del manufatto, finanziato dalla Regione con circa 730 mila euro, è dettato innanzitutto dalla necessità di risolvere le condizioni di criticità dell’opera idraulica: la briglia versa infatti in un grave stato di degrado ed è soggetta ad infiltrazioni che ne mettono a rischio la stabilità in caso di piene rilevanti del corso d’acqua. Denominata anche Chiusa di calanco, nel 2018 la briglia è stata dichiarata di interesse storico-artistico: infatti risulta parte integrante dell’antico canale di Ravaldino, un’infrastruttura idraulica di ampia portata capace di fronteggiare le alluvioni e, al tempo stesso, conservare l’acqua corrente a servizio della città di Forlì.

“I lavori appena avviati- spiega l’assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile, Irene Priolo permetteranno di accrescere il livello di sicurezza idraulica della briglia,  ma porranno particolare attenzione anche al restauro conservativo del manufatto che è un’importante espressione della storia e dell’architettura del territorio”.  


Cosa prevede il progetto

Le opere, seguite dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, puntano a risolvere la principale causa di degrado della struttura causata dalle infiltrazioni di acqua che passano sotto la chiusa, uscendo in più punti della parete verticale di valle. Per questo si realizzeranno diversi interventi, a cominciare da un rivestimento in pietra sullo scivolo della briglia di monte, coperto con uno strato di malta impermeabilizzante. Verrà inoltre ripristinato il cordolo di sfioro della briglia in sasso e si svolgeranno perforazioni per lo scarico delle eventuali infiltrazioni con la predisposizione di apposite tubazioni.

Anche sullo scivolo della briglia di valle è prevista la realizzazione di un rivestimento in pietra, con ripulitura preliminare e stuccatura della parete con malta, usata anche per la chiusura delle cavità nel corpo della briglia stessa. Le opere prevedono inoltre il ripristino del rivestimento in pietra sullo scivolo della briglia superiore, della copertura in lastre di pietra sul salto di valle e dei muri d’ala con la sostituzione delle parti degradate, stuccatura e ricostruzione della copertura con mattoni nuovi.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui