Forlì, ladro seriale di tessere bancomat arrestato e condannato a 10 mesi

Un trentenne campano è stato condannato per direttissima dal Tribunale di Forlì a 10 mesi di reclusione per il tentativo di utilizzo di una carta bancomat rubata. Lo stesso, con separato fascicolo processuale, è indagato per ricettazione in relazione a tre carte di debito rubate di cui è stato trovato in possesso in occasione dell’arresto avvenuto qualche giorno fa in centro a Forlì.

La Polizia di Stato è intervenuto in piazza Saffi dove era stato segnalato un individuo sospetto all’interno di un esercizio commerciale. All’arrivo degli agenti delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, il soggetto segnalato, facilmente individuabile perché vestito in modo appariscente, si trovava alla cassa mentre stava cercando di concludere un pagamento utilizzando una carta di debito, non riuscendo nell’intento in quanto bloccata. Immediatamente fermato e perquisito, aveva in tasca circa 2600 euro in contanti e tre carte di debito intestate a tre persone diverse, tra le quali, appunto, quella risultata in blocco e che non gli aveva permesso di conseguire il suo obiettivo illecito. Il soggetto è stato quindi accompagnato in Ufficio per procedere agli accertamenti sulle cose sequestrate. È risultato che la carta con la quale non era riuscito a pagare essere stata appena bloccata dall’intestatario, residente a Firenze, che aveva poco prima denunciato di disconoscere due prelievi di 950 euro l’uno effettuati in uno sportello bancomat di Forlì. Anche gli altri due intestatari delle restanti carte di debito, residenti a Milano, al momento del contatto con gli agenti si trovavano in uffici di Polizia per denunciare la stessa anomalia lamentando ammanchi importanti dai loro conti correnti.

La truffa: "Ditemi il pin"

Attraverso le dichiarazioni rese in denuncia dalle vittime è stato possibile verificare che i tre documenti abilitativi al prelievo di denaro contante e pagamenti elettronici erano stati sottratti durante la spedizione ai titolari dei conti correnti, che avevano richiesto rilascio di un duplicato ai rispettivi istituti di credito il rilascio di un duplicato in quanto quelle in loro possesso si erano smagnetizzate. Successivamente alla sottrazione dal circuito postale, le ignare vittime, che attendevano l’arrivo della carta, erano state contattate da una donna che si era spacciata per impiegata della banca e che in modo fraudolento si era fatta dichiarare il pin facendo intendere ai suoi interlocutori che questo era necessario per concludere positivamente la procedura di attivazione da remoto del nuovo bancomat. I codici segreti carpiti erano stati poi comunicati attraverso messaggi SMS al soggetto che aveva nella sua materiale disponibilità i documenti rubati, in modo da consentirgli immediatamente prelievi e spese fino ai limiti giornalieri e mensili consentiti.

Essendo evidente che quell’individuo era parte di un sodalizio organizzato, pur essendo egli incensurato è stato quindi tratto in arresto. La sua incensuratezza gli ha consentito di ottenere il beneficio di legge della sospensione condizionale della pena, pertanto dopo la convalida dell’arresto e la sentenza di condanna è stato scarcerato.

Nei suoi confronti l’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha applicato il rimpatrio con foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per tre anni, disposto dal Questore di Forlì-Cesena, Lucio Aprile.

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