Forlì, la rabbia dei lavoratori di Eataly

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«Eataly lo avete sempre detto che è una bomba, peccato sia esplosa su noi lavoratori». Sei anni fa l’approdo in città del colosso guidato da Oscar Farinetti era la scommessa sulla quale si puntò tutto per rilanciare il centro storico, effettivamente una “bomba” che però in questi giorni si è rivelata fatale per i 30 dipendenti del punto vendita forlivese che, ieri mattina, si sono radunati davanti a Palazzo Talenti Framonti dopo l’annuncio della messa in liquidazione della società Eataly Romagna. «Inizialmente ci è stato comunicato tramite telefonata che il negozio sarebbe rimasto chiuso per Pasqua e non sapevamo quando avrebbe riaperto, anche in funzione delle restrizioni che sarebbero venute – spiegano Nicole Rossi e Laura Cavallucci, due giovani dipendenti –. Il giorno di Pasquetta, invece, siamo state contattate e ci è stato detto di andare al punto vendita il martedì alle 14. In realtà, ignare di tutto, non saremmo tornate al lavoro: quel giorno ci hanno liquidate per sempre in dieci minuti». Queste sono solo due testimonianze di alcune giovani lavoratrici, in realtà la procedura è stata molto simile per tutti e 30 i dipendenti.

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