Forlì, la protesta: “Alla chiusa del Rabbi riecco sporcizia e rifiuti”

Laterizi abbandonati giacciono sotto al ponte della provinciale, poco distanti da un cumulo di rifiuti gettati da mani incivili ad appena 150 metri a valle della “chiusa di Calanco”, opera che risplende dopo i lavori partiti nel 2020 e conclusi un anno più tardi. Una contrapposizione che avvilisce i residenti: «Finiti i lavori di pulizia e messa in sicurezza alla chiusa del Rabbi – dicono alcuni cittadini con amarezza – è tornato tutto come prima, non è accettabile. Pensare che nemmeno due anni fa sono stati spesi soldi dei cittadini per ritrovarsi, di nuovo, in una situazione di degrado è frustrante». Chi vive in questa piccolo quartiere della periferia forlivese sperava che i lavori, finanziati dalla Regione con 730mila euro per il consolidamento e recupero della briglia, detta anche “Chiusa di Calanco”, avrebbero rigenerato definitivamente l’area. Del resto la briglia di San Lorenzo in Noceto è stata dichiarata, nel 2018, opera di interesse storico-artistico: risulta, infatti, parte integrante dell’antico canale di Ravaldino, un’infrastruttura idraulica di ampia portata capace di fronteggiare le alluvioni e, al tempo stesso, conservare l’acqua corrente a servizio della città di Forlì. A festeggiare la conclusione dei lavori, nel giugno scorso, era stata anche l’assessore regionale all’ambiente, Irene Priolo a conferma dell’importanza dell’opera e dell’attenzione ad essa riservata. Invece, a poche decine di metri dalla chiusa a cui è stata restituita una nuova vita, rifiuti abbandonati come mattoni e laterizi ma anche cumuli di bottiglie e cartoni di vino, restituiscono uno scenario diametralmente opposto. Se la briglia è di competenza della Regione, il ponte contro cui i residenti puntano il dito è invece di pertinenza della Provincia.
Non è questa l’unica situazione di “abbandono” lamentata dai residenti. A poca distanza in linea d’aria, c’è infatti un breve tratto di pista ciclabile che corre accanto al percorso pedonale e, dal momento che si tratta di un tratto di strada che interessa il centro abitato, la spettanza è questa volta del Comune. «Passiamo dal passaggio riservato ai pedoni anche con le bici – raccontano alcuni cittadini – perché la ciclabile è invasa dalle piante non potate ed, inoltre, alcuni parti del parapetto in legno sono rotte rendendola poco sicura». «Provvederemo a fare un sopralluogo e se necessario – assicura l’assessore Giuseppe Petetta – interverremo. Come amministrazione siamo sempre a disposizione dei cittadini e attenti alle loro segnalazioni».

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