Forlì, la proposta. "Test sierologici ai prof per la maturità"

FORLI'. Mascherine, gel igienizzanti, distanze di sicurezza per docenti e studenti. Si entra uno alla volta e le pulizie dell’aula verranno fatte alla fine di ogni sessione. Sarà così l’esame di maturità 2020 anche per i maturandi forlivesi che torneranno in aula ai tempi del covid-19 a partire dal prossimo 17 giugno. Siamo certi rimarrà sicuramente indelebile nella loro memoria, proprio per l’eccezionalità della situazione. Regole nuove e modalità differenti per sostenere l’esame ma che dovranno essere seguite alla lettera da presidi, insegnanti e studenti. «Siamo già al lavoro per accogliere i ragazzi - dice la dirigente scolastica del Liceo artistico e musicale, Elettra Stamboulis - . Nulla di nuovo, una volta confermata la volontà di svolgere l’esame in presenza attendavamo solamente i dettagli. In settimana ci incontreremo con la Regione per avere indicazioni più precise e che siano il più uniformi possibili».


Sono arrivati i protocolli e gli istituti superiori sono già al lavoro per garantire tutte le misure di sicurezza per il proprio personale e per i propri alunni. «Abbiamo già acquistato gel igienizzanti e tutti i presidi di sicurezza necessari, in più stiamo attrezzando alcune aule in più con le “lim” nell’eventualità in cui qualche ragazzo sia impossibilitato a sostenere l’esame a scuola e quindi dargli l’opportunità di essere ascoltato a distanza - continua la preside -. Gli studenti hanno già ricevuto le istruzioni sulle modalità dell’esame di Stato, mentre il personale Ata dovrà sostenere dei corsi di formazione proprio sulle nuove misure affinché anche loro siano pronti. Ho già dato la mia piena disponibilità nei confronti di quei docenti che dovranno assumere l’incarico di commissario interno della commissione d’esame a trovare loro un sostituto nel caso in cui, per patologie, non possano sostenere tale incarico. Inoltre, in attesa di una risposta, sarebbe opportuno che gli insegnanti su base volontaria si sottoponessero al test sierologico. Ovviamente il costo sarebbe a carico della scuola, i fondi ci sono e questa opportunità potrebbe tranquillizzare l’intera comunità scolastica».
Un esame di maturità del tutto nuovo per concludere il proprio percorso di studi, i maturandi dovranno sostenere un colloquio di un’ora partendo da un loro elaborato. «A ciascun ragazzo è stato chiesto di presentare un proprio progetto, sulla falsa riga della seconda prova e che si focalizzi sulla materia di indirizzo, da consegnare entro il 13 giugno - conclude Elettra Stamboulis - . Da qui partirà poi l’esame, il colloquio sarà complesso. Non si può improvvisare, è una prova ben strutturata che necessita di una buona preparazione. Giusto per avvisare, non è la classica interrogazione che o la va o la spacca».

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