Forlì, la maestra dona alla scuola 100 euro per ogni anno lavorato

Un’opera realizzata dai bambini, simbolo di un passaggio di consegne tra generazioni che hanno segnato la vita della scuola nel corso degli anni. Mercoledì scorso alla scuola primaria “Livio Tempesta” di Forlì, si è svolta la cerimonia d’inaugurazione dell’opera pittorica intitolata “Le stagioni del cuore”. Erano presenti tutti gli alunni accompagnati dalle loro insegnanti e dalla dirigente scolastica Daniela Bandini.

Per l’occasione sono intervenuti anche don Davide Brighi, parroco del quartiere, e Marzia Mambelli, presidente dell’associazione dei genitori e del Consiglio di istituto.

L’opera, composta da quattro pannelli raffiguranti le stagioni, è stata dipinta dagli alunni delle tre quinte del plesso, coordinati e coadiuvati dalla mano esperta di Emanuela Pedri, artista, genitore della scuola e sorella della giovane ginecologa scomparsa a Trento Sara Pedri.

L’opera realizzata è stata interamente finanziata dalla maestra Gloria Gatta che ha donato 100 euro per ciascun anno trascorso come insegnante alla “Tempesta”: considerato che Gloria ha lavorato per quasi un quarantennio in questa scuola, il suo è stato un gesto davvero generoso. «Quest’opera ha sostituito il dipinto creato nell’anno 2009 dalla maestra Gabriela Sansavini e dagli studenti dell’epoca ed andato distrutto nella recente ristrutturazione – spiega la dirigente Daniela Bandini – C’è stato, quindi, un ideale passaggio di consegne fra ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà. Un dono da maestra a maestra, da allievo ad allievo, da genitore a genitore, una vera e propria “staffetta del cuore” in una scuola che resta nell’anima di chi la vive come docente, di chi la frequenta come scolaro e poi in qualità di genitore. E cosa c’è di meglio che lasciare qualcosa di finanziato dagli adulti e realizzato dai bambini e dalle bambine? Ma c’è altro – prosegue Daniela Bandini – l’occhio esperto ricorderà che nel dipinto di Gabriela c’era il ricordo di chi era venuto a mancare, così come in quello di Emanuela vi è la delicata presenza di chi è scomparso. E se è vero che “gli angeli sussurrano ai bambini e alle bambine quando dipingono” qui di angeli che sussurrano ce ne sono due: Giovanni Guardigli e Sara Pedri».

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