Forlì, la Facoltà di Medicina pensa al futuro

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Una presenza prevalentemente femminile e con una forte attrattiva al Sud, in particolare nelle città di Lecce e Reggio Calabria. Sono alcuni dei dati che caratterizzano le peculiarità degli studenti del primo anno del corso di Medicina e Chirurgia del Campus di Forlì, a pochi giorni dall’apertura dei bandi ministeriali per le nuove iscrizioni, che si chiuderanno ai primi di settembre. Rispetto alle 66mila domande presentate lo scorso anno a livello nazionale, gli studenti ammessi al Corso di Medicina a Forlì (95 in totale) si sono piazzati tra i primi 6mila. «Un’ottima media che attesta il livello qualitativo assolutamente di rilievo dei ragazzi iscritti al corso – precisa Luca Mazzara, presidente del Campus forlivese –. La presenza degli studenti di Medicina è stata accolta fin da subito con grande entusiasmo dalla città e ha prodotto effetti positivi anche sul sistema territoriale, con un impatto interessante sul comparto immobiliare: lo studente che frequenta il Corso di Medicina è infatti uno studente per lo più stanziale, predisposto alla residenzialità, che ha tutte le premesse e la volontà di mettere radici in città».

Non solo Medicina. Il Campus ha, infatti, assistito in questi anni a una crescita degli iscritti e dell’offerta formativa, e a una conseguente richiesta di nuovi spazi. Sono ripresi, e sono in corso, i lavori di restauro conservativo e di ripristino del padiglione Sauli-Saffi, la cui fine è prevista entro un paio di anni, al termine dei quali i docenti del corso di Economia e del Dit (Dipartimento interpretazione e traduzione) saranno riportati all’interno del perimetro del Campus.

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