Forlì, la denuncia: "Famiglie al freddo per evitare bollette salate"

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«La stangata del caro energia sta mettendo in difficoltà diverse famiglie forlivesi, in tanti hanno già bloccato il riscaldamento rimanendo al freddo». A lanciare l’allarme è proprio Federconsumatori Forlì-Cesena insieme alla Cgil. Attualmente, solo per il gas, un metro cubo costa oggi 1,13 euro contro i 34 centesimi dello stesso periodo dello scorso anno. «Consideriamo che ci sono molti anziani che, pur percependo la pensione, non arrivano a pagare bollette di questo tipo perchè ancora vivono in abitazioni vecchie e troppo grandi perché sono le case della famiglia che si sono creati – spiega Maria Giorgini, segretaria della Cgil di Forlì –. Allora rinunciano ad un loro diritto e spengono il riscaldamento. Il nostro impegno è dare risposte concrete ad una condizione sempre più emergenziale». Di fronte ad una bolletta molto alta, il primo passo è chiederne la rateizzazione. «Se non si riesce a provvedere al pagamento dell’intero importo, consigliamo di chiedere la dilazione in dieci rate e provvedere al saldo della prima – fa presente Milad Basir presidente di Federconsumatori Forlì-Cesena –. Chiediamo alla politica di intervenire per garantire un servizio essenziale prima di arrivare al distacco dell’utenza». Proprio Federconsumatori e la Cgil, infatti, hanno rimarcato l’importanza di un monitoraggio delle morosità e invitano i gestori a confrontarsi prima di arrivare all’estrema ratio perché «di fronte a questa emergenza sociale non si possono distinguere i cittadini in buoni o cattivi pagatori». Il Governo, in questi giorni, dovrebbe stanziare risorse tra i 4 e i 7 miliardi di euro per far fronte al caro bollette, anche se difficilmente si andrà ad incidere sulle fatture già emesse. «Le risorse a disposizione non sono sufficienti per provvedere a questa emergenza sociale, serve l’impegno delle amministrazioni locali – puntualizza Giorgini –. Per questo chiediamo che venga istituito un fondo di solidarietà in cui diversi soggetti, come la stessa Cgil o la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, partecipino per aiutare chi è in difficoltà. Serve un intervento straordinario, basato su un sistema a domande che prende a riferimento l’Isee, se vogliamo incidere. Non abbiamo mai contestato la spesa per le luminarie natalizie ritenendo che potessero portare sviluppo al centro storico, ma se tanto è stato fatto per questo, allora tanto di più si deve fare per chi rischia di rimanere senza luce o sta spegnendo il riscaldamento». Oltre al caro bollette, però, è bene destreggiarsi anche con i contratti “vantaggiosi” offerti dai vari gestori, solo nel 2021 sono state 73 le vertenze portate avanti da Federconsumatori. «Prima di rinnovare il contratto – fa presente Renza Barani presidente di Federconsumatori regionale -, è bene confrontare le opzioni e avere certezza dei propri consumi». Nel 2021 sono state 633 (471 a Forlì e 162 a Cesena) le pratiche di reclamo elaborate da Federconsumatori Forlì-Cesena che hanno prodotto un rimborso di 165 mila euro, ovvero circa 315 euro di indennizzo per consumatore. La parte maggiore delle vertenze sono relative ai servizi di telecomunicazioni ,che sono esplosi. In questo caso sono state conciliate nel settore delle telecomunicazioni 307 pratiche, delle quali 285 (pari al 93%) concluse con esito positivo facendo così recuperare 115.600 euro, con una media di 413,18 euro per ogni pratica. «I problemi si sono diversificati e molte volte viene venduto come un prodotto con una qualità che si rivela inadeguata. In questo settore accade spesso per effetto di un'aggressività molto spinta dei gestori – spiega Renza Barani, presidente di Federconsumatori Emilia-Romagna. Un problema che noi non consideriamo secondario, quello della connessione, perché ormai è necessaria anche per iscrivere i figli a scuola». Tra Forlì e Cesena sono 4500 gli utenti che si sono rivolti a Federconsumatori. «Nonostante i limiti imposti dalla pandemia c'è stato un flusso continuo di persone presentatisi ai nostri sportelli per conoscere e far valere i propri diritti – spiega il presidente di Federconsumatori provinciale Milad Basir –. Proprio per fornire una tutela più adeguata, abbiamo attivato altri 3 sportelli in valle del Montone, valle del Bidente e nell'Alto Savio». «Diamo risposte a problemi che crescono in questa fase emergenziale – fa eco la segretaria della Cgil, Maria Giorgini -, inoltre siamo presenti anche in aree dove ci sono sempre meno servizi». Diversi i progetti portati avanti e riproposti: la spesa sospesa (con cui sono stati raccolti 20 tablet, 5 Pc portatili, 10 Pc da tavolo e 1300 euro), l'organizzazione di 5 corsi informatici per anziani, immigrati e persone a rischio emarginazione e la produzione di una guida in 5 lingue per informare sul servizio sanitario. Importante anche l'attività del Sunia che nel 2021 ha registrato un totale di 940 iscritti (516 nel privato e 424 nel settore pubblico – Acer). Sono 591 le asseverazioni per i contratti concordati, 24 i comodati d'uso gratuito gestiti, 210 i contratti elaborati e 191 i contratti prorogati. e.v.

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