Forlì, l'istituto "Masini" diventa Fondazione

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Il percorso tecnico è finito, quello politico è iniziato ma dovrà avere tempi stretti per giungere a una sintesi atta a trasformare l’istituto musicale “Angelo Masini” da ente morale a Fondazione di partecipazione: unico modo per dargli ancora una prospettiva, anche più ampia di quella attuale. Ieri il nuovo statuto predisposto in sinergia da consiglio d’amministrazione dell’istituto, Comune e notaio Marco Maltoni, è stato presentato alla 1ª e 3ª commissione consiliare riunite: una bozza, perché se sulla necessità della trasformazione, da anni segnalata come urgente, le anime dell’assise sono concordi, su tanti aspetti di dettaglio, assai meno. A partire dal nome: Fondazione Musica e Cultura Forlì. Senza più riferimento ad Angelo Masini (resterebbe solo per la scuola) come, invece, il Pd reclama.

Cosa cambierà è però ormai chiaro. Il “Masini” è troppo limitato dal suo essere ente morale, serve un quadro normativo più chiaro e che ne sviluppi le potenzialità. Come afferma il presidente dell’istituto, Giovanni Ghini, «con questa forma giuridica ora per noi è impossibile ottenere contributi, persino rimborsi spese per i concerti dei giovani orchestrali». Forlì, allora, copia modelli già applicati, su tutti quello dell’analoga Fondazione di Torino (che ha anche lo stesso nome), salvando il patrimonio pari a 415mila euro costituito dagli strumenti musicali e dal lascito per le borse di studio e vincolandolo sì alla promozione della musica tra i giovani come sempre è stato, ma anche a una più ampia progettazione di eventi e iniziative culturali. «Vogliamo farne il fulcro di tutta la musica a Forlì» spiega Melandri.


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