Forlì, l'immagine di Sara Pedri alle celebrazioni della Madonna del Fuoco

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Questa mattina i genitori di Sara Pedri hanno deposto la foto della ricercatrice scomparsa durante le celebrazioni della Madonna del Fuoco alla Cattedrale di Santa Croce. Un gesto simbolico di grande significato per affidare alla Beata Vergine il dramma della giovane, sparita nel nullain Trentino, dove lavorava come ginecologa da alcuni mesi. La sua auto fu ritrovata nei pressi del lago di Cles, in provincia di Trento.

Di Sara Pedri non si hanno più notizie dallo scorso 4 marzo, quando la sua auto venne trovata in prossimità di un torrente con il suo cellulare all’interno dell’abitacolo. Sara è stata ginecologa all’ospedale Santa Chiara di Trento in servizio dal 15 novembre 2020 al 1 marzo 2021, pochi giorni prima della sua scomparsa. Negli ultimi tempi la ragazza era in crisi per le condizioni di lavoro. Una perizia depositata in Tribunale a Trento dall’avvocato Nicodemo Gentile, che assiste la famiglia Pedri, attribuisce la scomparsa di Sara alla situazione di pesante mobbing che doveva subire. È stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Trento che ha iscritto nel registro degli indagati l’ex primario del reparto di Ginecologia e ostetricia del Santa Chiara, Saverio Tateo, e la sua vice Liliana Mereu per maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione e disciplina ai danni di 14 persone tra medici e infermieri compresa la stessa Sara.

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