“E’ nostra ferma intenzione dare continuità alla Consulta in virtù della strategicità che riveste nell’interlocuzione con i portatori di interesse. Ci muoveremo in maniera inclusiva e con assoluta trasparenza. Lo faremo anche in chiave sovracomunale, andandoci a confrontare con spirito costruttivo con i nostri vicini partner istituzionali e la stessa Regione. La Romagna è un territorio ricco di eccellenze agroalimentari e con l’aiuto della Consulta vogliamo tutelarlo e farlo crescere”. Con queste parole il neo-assessore alle politiche agricole Marco Catalano si è presentato alla Consulta Agricola di Forlì riattivatasi questa mattina.
Si tratta dell’organismo consultivo istituito nel 2004 per dare voce alle organizzazioni più rappresentative del territorio (Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Assoavi, Unaitalia, Confcooperative, Legacoop Romagna, Agci Emilia Romagna, Cisl e Uil). Durante l’incontro sono emerse le maggiori criticità che affliggono il comparto, e su cui l’amministrazione terrà aperti i canali di confronto: crisi energetica, mancanza di manodopera qualificata, siccità, insufficienza idrica, sfruttamento del suolo e nuova pianificazione territoriale. Così l’assessora alle imprese Paola Casara: “Voglio ribadire il ruolo determinante delle associazioni di categoria nella pianificazione delle politiche agricole. Se vogliamo dare seguito ad interventi concreti a beneficio di questo settore, dobbiamo continuare a lavorare in sinergia con le organizzazioni del mondo agricolo per giungere a una sintesi costruttiva tra le parti. È con questo spirito che abbiamo voluto fortemente riattivare la Consulta Agricola comunale: riteniamo rappresenti uno strumento di confronto importante per un territorio come il nostro vocato all’agricoltura”.