Il commissario straordinario per l’alluvione Francesco Paolo Figliuolo è a Forlì, dove è stato accolto nella sede della Provincia dal sindaco Gian Luca Zattini, dal vescovo Livio Corazza, dal prefetto Antonio Corona e dal presidente della Provincia Enzo Lattuca. “In tutta la fascia collinare, questa è la provincia più colpita – ha detto Lattuca – con una grande vastità di territori colpiti. Poi l’altro fronte è quello della pianura”. (Video Fabio Blaco)
Nel tavolo tecnico in Provincia, è stato fatto un quadro della situazione post alluvione a poco più di due mesi dalla terribile calamità che ha cambiato la conformazione del territorio romagnolo.
Figliuolo: “A breve le risorse per gli interventi urgenti”
Così Figliuolo alla stampa alla fine della riunione: “Andate avanti con la somma urgenza. Non fermate in cantieri. A breve forniremo le risorse per coprire le spese degli interventi di somma urgenza che hanno sostenuto i vari Comuni della Provincia: in questo stiamo parametrando gli interventi e per l’intera Romagna si parla di 4-500 milioni di euro“.
Un soddisfatto Lattuca ha aggiunto: “E’ un passaggio importante perché la nostra è la provincia più colpita e finalmente sblocchiamo quei cantieri che erano fermi da 15 giorni”.
Strade e corsi d’acqua
Due i fronti aperti in ambito provinciale: le infrastrutture stradali, con 485 dissesti di cui 30 vere e proprie frane, per le quali si stima un danno di circa 400 milioni di euro e i corsi d’acqua, per i quali sono previsti interventi di somma urgenza per 38 milioni di euro a cui si sommano quelli in capo al consorzio di bonifica per ulteriori 11 milioni di euro.
Il sindaco di Forlì: “Parole rassicuranti”
“È evidente che questa è una notizia importantissima e rassicurante per noi amministratori locali – ha dichiarato a margine dell’incontro il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini – lo dico non tanto per il nostro bilancio, ma per quello dei piccoli comuni montani che devono fare i conti con equilibri finanziari più fragili. Le parole di Figliuolo, in questo senso, rappresentano un prezioso paracadute. Significa che possiamo proseguire con i cantieri per la messa in sicurezza del territorio e l’eliminazione di situazioni di pericolo. Resto preoccupato per i corsi d’acqua” – ha aggiunto Zattini rivolgendosi alla regione: “i cittadini sono spaventati ed è necessario che si proceda al più presto con il ripristino delle fratture esistenti, sapendo che eventi di questa portata potrebbero ricapitare.”
“C’è poi un obiettivo che dobbiamo porci come sindaci e istituzioni a tutti i livelli – ha concluso Zattini – dobbiamo lavorare tutti insieme per la definizione di un protocollo nazionale che ci dica come muoverci in casi come questo. Non possiamo permetterci di temporeggiare in attesa di autorizzazioni e permessi da parte della Regione o dello Stato. Il protocollo deve dirci cosa fare nell’immediato attraverso l’elaborazione di un modello gestionale semplice ed immediato.”