Forlì. Incontro sul Pug: "Stop al consumo del suolo"

«Solamente nella città di Forlì, nel 2021 ci siamo giocati 27 ettari di suolo. Praticamente 27 campi da calcio, pensare che solo fino al 2018-19 ne venivano sfruttati solamente 10 ettari. Eppure oggi ci sono gli strumenti e le professionalità per recuperare edifici, sia industriali che abitativi, ed evitare un ulteriori nuove costruzioni».

Legambiente

Non usa mezzi termini Francesco Occhipinti, presidente di Legambiente Forlì-Cesena, durante l’incontro organizzato dai quartieri e dal Comitato No Megastore Forlì per riflettere su quali errori del passato sarebbe bene non commettere ancora visto che il Comune è chiamato alla stesura del nuovo Pug (Piano urbanistico generale).

Il piano attuale

Come noto, infatti, in città sono ben 96 le aree in cui è possibile edificare nuovi insediamenti commerciali autorizzati sin dal 2017. Lo stesso comitato No Megastore è nato sull’onda delle proteste scaturite dal via libera alla realizzazione di un nuovo plesso commerciale in un’area tra le vie Bertini e Balzella, salvo poi ampliare il suo raggio d’azione. Nell’ultimo periodo, infatti, sono diversi i nuovi insediamenti che in città stanno prendendo forma, solo in via Bertini sono comparsi altri due nuovi supermercati. Non solo, in programma ci sono la realizzazione del nuovo polo in zona Pieve Acquedotto, per non parlare di quello previsto a Vecchiazzano nei pressi dell’ospedale Morgagni-Pierantoni e di quelli che dovrebbero sorgere in via Ravegnana.

La Cgil

«La liberalizzazione del piano del commercio ha degli impatti importanti sulla città e sul lavoro - afferma la segretaria della Cgil, Maria Giorgini -. Tutto ciò, però, è frutto di un’idea comune, non solo della politica, che ha contraddistinto questi ultimi 40 anni. Si era convinti che costruire di più significasse avere più occupazione, il grande voleva dire bello e consumo era sinonimo di benessere. Lo abbiamo visto con la nascita dell’Iper a Forlì, che tra l’altro anche i forlivesi hanno voluto. Si prospettavano 500 nuovi posti di lavoro, peccato che nel 2013 il tasso occupazionale abbia registrato un saldo negativo perchè il settore ha subito il colpo di molte chiusure di piccoli negozi in centro storico».


Il comitato No Megastore

Ed è proprio in fase di stesura del Pug (da tempo alcune parti politiche lamentano l’assenza di questo documento ma va precisato che la legge regionale 24 del 2017 ha di fatto inserito un periodo transitorio di 4 anni per arrivare all’adozione, ndr) che i quartieri, i cittadini, le associazioni ambientaliste e il comitato No Megastore chiedono condivisione e trasparenza da parte del Comune. «Quello che accade oggi in via Bertini è solo un simbolo di quello che succede anche in altre parti della città - precisa Sara Conficconi del comitato -. Pensiamo solamente al cosiddetto Polo H, ce n’è davvero bisogno di un insediamento commerciale vicino all’ospedale? Sia chiaro non siamo contro i supermercati, ma serve buon sensoi».


Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui