La Procura di Forlì ha chiesto l’archiviazione per 23 dei 27 indagati nell’inchiesta “Varano” riguardante ipotesi di abusive erogazioni e raccolte di credito, riciclaggio e ostacolo alle funzioni di vigilanza da parte di soggetti che a vario titolo gravitavano attorno alla Cassa di risparmio della Repubblica di San Marino, reati commessi secondo l’iniziale accusa, tra il 2004 e il 2009. Si tratta di un procedimento che ha impegnato i Tribunali della Romagna (Forlì, Rimini e di nuovo Forlì) ormai da oltre un decennio. Ora la decisione spetterà al Gip per le archiviazioni e al Gup per le quattro posizioni di vertice dell’istituto di credito sammarinese per cui presumibilmente la Procura procederà separatamente. L’unico capo di imputazione rimasto, per solo 4 dei 27 indagati, è quello di riciclaggio, mentre per tutti i soggetti coinvolti e tutte le altre accuse è stata richiesta l’archiviazione.
Il procedimento era tornato da Rimini a Forlì nel 2016 su decisione della Corte di Cassazione dopo che il Gup di Rimini Sonia Pasini aveva sollevato il conflitto di competenza. La Corte suprema aveva deciso che il processo si doveva celebrare a Forlì perché lì, al momento della consegna materiale del denaro da portare a San Marino, si consumò il reato più grave: nel 2008 infatti la Finanza sequestrò un furgone portavalori al cui interno 2 milioni e 600mila euro erano in procinto di partire da Forlì diretti a San Marino, soldi dissequestrati diversi mesi dopo. Secondo la Procura di Forlì era stato messo in piedi un sistema per attrarre capitali finanziari che venivano sottratti agli organi di vigilanza italiani. A febbraio 2014 fu confermato il rinvio a giudizio per 28 persone fisiche e tre istituti di credito e un proscioglimento per prescrizione. Tra le accuse: associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, ostacolo all’autorità di vigilanza e abusivismo bancario.
Poi nel 2021 un altro colpo di scena: l’inchiesta Varano deve ripartire da zero, cancellati gli anni di atti e attesa per il via del processo. I giudici del Tribunale di Forlì accolsero le eccezioni presentate dalle difese sui capi di imputazione e rimandarono gli atti al pubblico ministero. E così l’inchiesta, il primo grande terremoto del sistema bancario sammarinese, è ripartita da un foglio bianco. Fino alla richiesta di archiviazione per la gran parte degli indagati.