Forlì, impennate delle richieste di aiuto per l'affitto

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La pandemia, sfociata in crisi economica e sociale, continua a fare crescere le fragilità e i bisogni, anche correlati a beni primari come la casa. Ne è prova l’ultimo bando per l’erogazione dei contributi per l’affitto che ha visto crescere sensibilmente le domande di sussidio pervenute: nel 2020 erano state 980, quest’anno in tutto il comprensorio, ben 1.460. Una richiesta così alta non si può soddisfare con le risorse statali e regionali a disposizione e allora il Comune di Forlì ha deciso in via straordinaria di attingere dal proprio avanzo di bilancio per aggiungervi in proprio altri 500mila euro. Con due finalità: 250mila da aggiungere al fondo per l’affitto, per aiutare con un contributo medio di 1.200 euro corrispondente ad almeno 3 mensilità, altri 208 nuclei familiari residenti nel capoluogo e presenti nella graduatoria comprensoriale; oltre 200mila euro per attivare un fondo di garanzia per facilitare l’accesso alle locazioni private a canone concordato anche da parte di chi può permettersi un affitto «ma in questo momento fatica a trovare un appartamento disponibile, anche tra i molti sfitti». Parola dell’assessora alle politiche sociali, Rosaria Tassinari, che sfoglia con occhi inquieti la graduatoria delle famiglie che chiedono un aiuto per sostenere i costi di locazione. Che il problema sia serio, lo dimostra anche un dato che Pierluigi Rosetti dell’Unità Adulti e politiche abitative, fornisce: «Da inizio luglio gli sfratti sono stati sbloccati dal Governo e a Forlì abbiamo 67 posizioni critiche. Non tutte rischiano di restare da un giorno all’altro senza casa, ma vanno tenute monitorate, anche perché 29 riguardano nuclei con minori e 10 di donne sole». Per loro servirebbe anche sbloccare il fondo per la morosità incolpevole (80mila euro) solo in parte usato per criticità normative.

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