Forlì, il sindaco lancia gli Stati Generali dell’alluvione: “Bisogna ragionare su un nuovo modello di lavoro”

Come ridisegnare la politica dei corsi d’acqua e dei canali emiliano romagnoli. A un mese esatto dalla devastante alluvione che ha colpito buona parte dei comuni della Romagna e non solo, il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, avanza la proposta di convocare gli Stati Generali dell’alluvione, per parlare di frane, allagamenti e risorse da destinare alle politiche di prevenzione del dissesto idrogeologico. “Dobbiamo prendere atto che fenomeni estremi come quello dello scorso 16 maggio potrebbero ripetersi – afferma il sindaco in una nota – l’eccezionalità di questi eventi è diventata una normalità, con vere e proprie ΄bombe d’acqua΄ che si schiantano sul territorio mettendo in ginocchio intere comunità. Chi si occupa a vario titolo della gestione dei fiumi, delle acque e consumo di suolo, deve essere consapevole che la difesa del territorio va riprogettata il prima possibile perché il futuro, su questo fronte, è tanto incerto quanto pericoloso.”

Per il sindaco Zattini, gli Stati Generali rappresentano un momento di condivisione di alcuni importanti obiettivi: “Ragionare su un nuovo modello di lavoro, che sia al passo con i tempi e le esigenze dei territori, presentare strumenti per eliminare ritardi, inerzie e burocrazia, far partire un vasto piano di opere pubbliche con le risorse straordinarie del Pnrr volte a prevenire e ridurre i rischi rappresentati da alluvioni e frane.”

“Chiameremo a raccolta prima di tutto la Regione Emilia Romagna, il cui ruolo di coordinamento e gestione dell’emergenza resta fondamentale per le nostre comunità – conclude Zattini – e poi sindaci e amministratori locali, province, autorità di bacino, protezione civile, consorzio di bonifica, associazioni di categoria e tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza della nostra regione. Sarà una grande tavola rotonda, per ridisegnare il territorio e il futuro delle nostre comunità.”

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