Forlì, il racconto dei giovani tornati dalla Gmg

È rientrata alle prime ore di giovedì l’ultima frazione del plotone di 360 forlivesi che, dall’1 al 6 agosto, ha preso parte alla Giornata mondiale della gioventù di Lisbona. «Prendi quello che il Signore ti dà e dona quello che il Signore ti chiede». È la frase di Papa Francesco che più ha colpito Francesca Ghetti, 20 anni, alla sua prima Gmg. Lei come altri 17 ragazzi fra i 15 e i 20 anni della parrocchia della Pianta, accompagnati da 4 educatori, sono approdati in Portogallo il 2 agosto. «All’inizio e alla fine abbiamo seguito un programma diverso da quello ufficiale, per cercare di spendere meno e approfittare del viaggio per fare anche un poco di turismo».
Una volta atterrati a Lisbona, i giovani hanno raggiunto a piedi la scuola che li avrebbe ospitati per la settimana, dove già erano sistemate alcune parrocchie della Diocesi di Forlì. Fra queste quella di San Paolo, con Gioele Foschi, 19enne residente con la famiglia a San Benedetto: «È stata un’esperienza incredibile – racconta emozionato – soprattutto la notte del 5 al Parco Tago, stretti come sardine e all’addiaccio, ma felici di poter vivere, la mattina dopo, la messa col Papa». Il ragazzo ritrova, scolpita nel cuore, una frase del pontefice: «Quando cadi bisogna rialzarsi. E quando vediamo un nostro amico che è caduto, dobbiamo sollevarlo. Ed è l’unico momento in cui è lecito guardare una persona dall’alto in basso, ed è per aiutarla a rialzarsi». Ma torniamo ai giovani della Pianta, che hanno scritto anche un diario, curato da Elena Marchi: «Il pomeriggio del 4 abbiamo partecipato alla Via Crucis insieme a Papa Francesco e a tutti gli altri pellegrini».