Forlì, il Paradise Airport apre le porte ai profughi ucraini

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Ha aperto le proprie porte ieri, mettendo a disposizione le sue camere ai primi profughi ucraini, il centro di accoglienza straordinaria dell’hotel “Paradise Airport” di via Fontanelle. La struttura ricettiva, che per due anni è stata convenzionata con l’Ausl per ospitare persone in isolamento o in quarantena durante l’emergenza Covid, ora si è messa a disposizione per fare fronte ad un altro bisogno: il sostegno ai rifugiati.

Dopo avere partecipato al bando della Prefettura assieme al comitato forlivese della Croce Rossa che di fatto gestisce i 50 posti dedicati all’accoglienza all’interno dell’hotel e l’assistenza alle famiglie che vi troveranno temporanea collocazione, ieri sono arrivati i primi ospiti. «Si tratta di 7 persone appartenenti a due nuclei familiari – spiega il titolare del “Paradise Airport”, Daniele Casadio -. Nello specifico sono una coppia con due bambini e una madre con due figli minori. Noi abbiamo messo a disposizione tutte le stanze nel retro dell’hotel e tutte le quattro sale comuni nelle quali i volontari della Croce Rossa potranno svolgere le loro attività di supporto alle famiglie: da quelle più legate agli aspetti psicologici del distacco da casa all’integrazione, sino a quelle ludico-ricreative per i più piccoli. È la Cri a rapportarsi con le istituzioni per la gestione degli arrivi nella struttura, noi garantiamo tutti i servizi alberghieri cercando di mettere la dignità delle persone e il loro comfort al primo posto».

L’hotel, dopo il periodo Covid, è ora aperto in modalità mista: clientela abituale e rifugiati. «È una sperimentazione unica sul nostro territorio, capiremo strada facendo come fare convivere le due tipologie, ma ci siamo attrezzati con un nuovo check-in automatico per i turisti e il potenziamento del sistema di videocamere per il controllo da remoto. Se riusciremo a riempire tutte o buona parte delle camere riservate ai profughi, attrezzeremo anche l’area esterna con i giochi per i bambini e siamo disponibili a convertire tutto l’hotel a centro d’accoglienza se la situazione lo richiedesse».

Intanto Casadio ribadisce anche un’opportunità per le famiglie ucraine. «Se lo desidereranno, possiamo fare lavorare queste persone da noi o in altri hotel sul territorio: il bisogno di personale c’è eccome».

Arrivi in frenata

Ultimamente il flusso dall’Ucraina è, comunque, decisamente rallentato. Il Comune, però, tiene costantemente la situazione sotto osservazione.

«Ad oggi in città sono accolte in 140 unità abitative, 397 persone fuggite dalla guerra, per metà minori – spiega l’assessora alle politiche sociali, Rosaria Tassinari -. Due settimane fa erano 370, pullman non ne sono mai arrivati e la situazione sul territorio è sotto controllo e fondamentalmente in fase di stallo. In questi giorni, però, stiamo verificando tutte le posizioni di chi ha trovato alloggio da familiari, conoscenti e in singoli appartamenti di forlivesi perché sono arrivate segnalazioni di sofferenza». Sono disagi legati a sistemazioni temporanee in condizioni, soprattutto di spazi, difficili da conciliare con una permanenza prolungata. «È così – annuisce Tassinari – per questo ora spostiamo chi ha bisogno nei centri di accoglienza straordinari come l’Hotel Paradise e la struttura della “Paolo Babini” in via Cerchia. Al momento abbiamo ricollocato 12 persone di 3 nuclei familiari».

È poi aperto un bando della Protezione civile regionale per il terzo settore e per 300 posti in partenariato con i Comuni, ma con accordi da siglare tra associazioni e protezione civile stessa. «Al momento hanno dato disponibilità di alloggi a Forlì, la cooperativa Dialogos e l’Avsi di Cesena» spiega l’assessora.

Festa ucrainacon raccolta fondiper un’ambulanza

Alcuni volontari della comunità ucraina, insieme ad amici forlivesi stanno organizzando una festa al Parco urbano Franco Agosto che si svolgerà il 4 giugno. Scopo dell’iniziativa, oltre a far incontrare tante famiglie ucraine ospitate a Forlì è quella di raccogliere fondi per acquistare un’ambulanza da inviare al fronte in Ucraina.

«Insieme ad Adamo Pittalis e Umberto Orlati abbiamo pensato di organizzare una festa al parco – spiega Vitaliy Tykhonovych della comunità ucraina forlivese – dove far incontrare le famiglie, ci saranno gonfiabili per i bambini, truccabimbi, musica, street food e stand con prodotti ucraini. Organizzeremo una raccolta raccolta fondi per acquistare un’ambulanza usata da mandare al fronte a disposizione dei soldati feriti. La spediremo in Ucraina al reggimento Donbass. Andrà nella zona di Charkiv dove portano i soldati feriti. Intanto, abbiamo quasi riempito un altro camion di materiale di prima necessità da inviare in Ucraina in questi giorni». La festa, denominata “Ukraine Aid - pace e musica per l’Ucraina”, prevede alle 17 musica con dj set, alle 18 Ukrainian Live Concert e alle 20 Bar Liga + Magic Queen in concerto.

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