Forlì, il “miglio bianco” fa discutere

Un sito Unesco a Forlì? Una prospettiva allettante per una realtà che aspira a diventare “città d’arte” ma non può competere con le vicine Ravenna o Firenze. L’assessore alla Promozione culturale del Comune, Valerio Melandri e il suo staff hanno identificato però un percorso che dalla stazione ferroviaria lungo viale della Libertà raggiunge piazza della Vittoria, le palazzine “gemelle” di corso della Repubblica e il complesso dell’Inail, e gli ha conferito il nome suggestivo di “Il miglio bianco”. Ma non tutti ci stanno: nei giorni scorsi, su iniziativa di “La Forlì del futuro”, si è tenuto il convegno “Le architetture del fascismo: valorizzazione critica di un patrimonio dissonante” con gli interventi di studiosi fra i quali Federico Morgagni, Patrick Leech e Ulisse Tramonti che da anni lavorano attraverso il progetto “Atrium” proprio allo studio e alla valorizzazione di questa parte di Forlì dove si trovano l’Ex Gil progettata da Cesare Valle, e i mosaici sulla storia del volo realizzati sui disegni di Angelo Canevari nel cortile interno dell’ex Collegio aeronautico.

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