Forlì, il Comune ha nominato la nuova segretaria generale

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Entrerà in servizio il prossimo 10 gennaio la nuova segretaria generale del Comune di Forlì e, come da volontà dell’Amministrazione guidata dal sindaco Gian Luca Zattini, assumerà anche la direzione generale dell’ente così come i suoi predecessori Luca Canessa e Giorgio Musso. Il profilo individuato è quello di Rita Milaneschi, nata a La Spezia il 17 novembre 1960, ma toscana a tutti gli effetti, che si trasferirà in Romagna lasciando l’incarico di segretaria generale di Monsummano Terme e Bucine ricoperto da marzo 2020. La nomina diretta del sindaco pone quindi fine alla reggenza di Michele Pini. Lunga a dire il vero, come sottolineato dal capogruppo Pd Soufian Hafi Alemani, la cui interpellanza in consiglio comunale ha consentito all’assessora al Personale, Maria Pia Baroni, di dare la notizia all’aula. Da quando si è insediata la giunta di centrodestra, infatti, si sono già succeduti due segretari-direttori «in carica per 151 giorni Canessa e 289 Musso» ricorda l’esponente “Dem”, ma «da luglio l’incarico era ricoperto ad interim al punto che il Ministero dell’Interno aveva sollecitato il Comune riservandosi, in mancanza di una nomina, di assumere in proprio il provvedimento». Ora Forlì ha colmato la lacuna, ma Alemani resta vigile: «Ben 424 giorni senza un segretario nel pieno delle sue funzioni non sono accettabili, si lavori per far sì che la nuova incaricata permanga il più possibile».

Artisti, servono spazi

Questione di tempi, lunghi anch’essi, per la messa a disposizione di spazi per le esposizioni temporanee di artisti forlivesi. Da quando gli uffici dei servizi demografici non sono più utilizzabili per ragioni strutturali, i locali abitualmente dedicati alle mostre in Sala XC Pacifici sono occupati da questi (Urp, Anagrafe) e, ultimamente, anche dai servizi Finanze e Tributi. Una situazione che non piace né al Pd, che con Matteo Zattoni sollecita la giunta a rendere disponibili nuovi locali, né all’assessore alla Cultura Valerio Melandri che lamenta «una situazione peggiore del previsto nelle sale del Municipio che necessitano di essere consolidate per riospitare i servizi al cittadino» e uno «stallo» nei lavori finalizzati non solo al loro ripristino, ma anche all’individuazione di spazi alternativi per le esposizioni artistiche. Così tutti gli spazi della residenza municipale sono, ora, indisponibili. Tra lungaggini imputate alla Soprintendenza, rinvenimenti archeologici e frenate dovute al Covid, molti cantieri procedono a rilento. «Libereremo la Sala XC Pacifici, riportandola al suo ruolo, quando avremo completato i lavori nell’ex sede di Romagna Acque che ospiterà Anagrafe e servizi tributari: questa, però, sarà pronta a fine 2022 – ammette Melandri -. In primavera, invece, potremo avere a disposizione, sempre per mostre locali, la sala absidale dell’ex asilo Santarelli e, ma solo nel 2023, anche la sala al piano terra di Palazzo Albertini una volta terminati i lavori avviatisi pochi giorni fa».

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