Forlì, il "Buon vivere" sbarca in rete

FORLI'. Si è sempre nutrita del rapporto diretto fra gli ospiti, arrivati a Forlì da mezzo mondo, e il pubblico, la Settimana del buon vivere. Anzi, la manifestazione, nata da un’intuizione di Monica Fantini, vicepresidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, proprio della socialità e del valore della condivisione aveva fatto uno degli elementi portanti di quel “buon vivere” su cui si fonda. Il Covid-19, con tutte le limitazioni che comporta e comporterà, avrebbe anche potuto interrompere quel circuito di idee ed emozioni. «Ma il virus non ci ferma – ha dichiarato Monica Fantini in una diretta streaming svoltasi ieri pomeriggio per presentare l’11ª edizione – e così la Sbv diventa digitale. La manifestazione, infatti, evolve in un format in rete, adattandosi responsabilmente alle nuove esigenze di sicurezza e distanziamento sociale imposte dalla recente emergenza. Ed è già stato deciso il tema di quest’anno, che valorizzerà il punto di vista femminile».
Sarà infatti Femminile plurale il titolo della manifestazione: tradizionalmente programmata alla fine di settembre, quest’anno la Settimana avverrà in due momenti. Da venerdì 18 a domenica 20 settembre eventi in streaming trasmessi da Forlì o preregistrati saranno visibili sul sito e sui social. Le giornate saranno divise in tre momenti: una rassegna stampa al mattino, un “dialogo di buon vivere” nel tardo pomeriggio e la “Bv tv” alla sera con presentatori e ospiti a dialogare sui tradizionali temi del festival.
Il secondo “movimento” si svolgerà invece a novembre in occasione dell’inaugurazione di una mostra fotografica, un’altra tappa di un percorso negli anni scorsi comunque idealmente collegato al Buon vivere, che quest’anno ne diventa parte sostanziale.
«L’ideazione del Buon vivere 2020 – dichiara Fantini– ci ha messi di fronte a una sfida impensabile fino a pochi mesi fa. La nostra manifestazione è per sua natura fondata sulla condivisione e sullo stare assieme, tutte cose che ora sono impossibili. Abbiamo perciò pensato questa struttura, modulabile e interattiva, che non solo si adatta alle nuove esigenze di sicurezza, ma che ci aiuta anche a uscire dai nostri tradizionali confini, nella speranza di incontrare quanti più spettatori possibile, e allargare la discussione rispetto al “buon vivere”: un tema di cui mai come ora c’è stato bisogno».
Come sempre al Buon vivere si intende dare una dimensione partecipata: è prevista per i primi di giugno la chiamata pubblica per presentare idee e progetti.

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