Forlì, idea per rilanciare i borghi storici italiani

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Stanno girando l’Italia in auto da settimane per incontrare i sindaci dei piccoli comuni dell’entroterra, quelli ricchi di fascino, storia, bellezze naturali e architettoniche, ma che vanno sempre più spopolandosi. È a loro che due forlivesi, il titolare dell’hotel “Paradise Airport” Daniele Casadio e il suo collaboratore e consulente marketing Federico Farneti, stanno proponendo, già con successo, un progetto frutto di un’idea partorita nel pieno del lockdown del 2020: ristrutturare le antiche abitazioni in disuso dei loro paesi mettendole al centro di una piattaforma ricettivo-turistica che sappia attrarre visitatori da tutta Italia e dall’estero e attorno alla quale gli abitanti dei piccoli centri siano coinvolti. Risultato? Triplice: rigenerazione urbana, lavoro per aziende e residenti del territorio, rivalutazione dei borghi storici che potranno rilanciarsi col turismo e contrastare, così, lo spopolamento. Questa operazione si fonda sui pilastri di una chance unica: il Superbonus 110%. «Gli incentivi permettono di ristrutturare a costo zero gli immobili in disuso che i proprietari ci mettono a disposizione – dettaglia Casadio -. Stiamo selezionando studi tecnici in tutto il Paese, ben 82 han risposto al nostro invito, che faranno progetti di recupero sostenibili con criteri green, dotando le case anche di piccole Spa: aziende del territorio effettueranno i lavori, poi gli immobili saranno rivalutati e affittati per le vacanze, ma a gestire il turismo penseranno delle cooperative sociali locali che si occuperanno di tutto, dall’accoglienza alle escursioni, dalle visite guidate alla proposta di prodotti tipici. E così anche gli abitanti e i giovani, potranno lavorare per il rilancio del proprio paese». Per i proprietari i vantaggi sarebbero: zero costi, «il riconoscimento del 30% degli introiti degli affitti e un mese l’anno per godersi, loro, la casa».

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