Forlì. Gruppo Yepp, le idee dei giovani per migliorare la città

Forlì

Come potrebbe essere migliorata la città di Forlì? I ragazzi del gruppo Yepp sono pronti a spiegarlo. Il gruppo, coordinato a livello locale da Cesare Pomarici, ha già raccolto, tramite interviste, una serie di materiale utile per capire su quali punti concentrarsi. I forlivesi hanno bisogno di più luoghi di aggregazione, più rispetto per l’ambiente, più eventi, più opportunità per esprimersi e impiegare il tempo libero. Queste sono le risposte più ricorrenti emerse dalle interviste che hanno fatto direttamente ai giovani cittadini di Forlì. Yepp è un progetto rivolto a ragazze e ragazzi dai 16 ai 25 anni che hanno voglia di contribuire al cambiamento della propria città. Lo scopo è quello di costruire un gruppo di giovani attivi che, partendo dai bisogni inespressi dei coetanei e dalle necessità socio-culturali del territorio, offra un contributo tangibile e inclusivo alla comunità. «È un tipo di associazione non condizionata – spiega la studentessa Matilde Bellavista – senza limiti definiti, dove si lascia spazio alla creatività di ognuno». Le parole chiave che legano e conducono i loro incontri sono: confronto, partecipazione e possibilità. «Ritengo – racconta Giacomo Penso, studente – che sia un’opportunità per mettersi in gioco. Appena li ho conosciuti sono rimasto colpito dalle loro personalità e dall’ambiente familiare che si è creato fin da subito. Non esistono idee sbagliate e non ci sono limiti alla fantasia». Si parte da zero ma con la possibilità di inventare tramite il confronto libero. «Si può vedere anche come un modo per conoscere nuove persone – aggiunge Amelia Rusticali, studentessa universitaria – e ritrovarsi insieme dopo la pandemia». Il progetto è inoltre appoggiato dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, dal Comune di Forlì e dall’Associazione di promozione sociale Yepp Italia che ha all’attivo numerosi siti in tutta Italia, per incentivare la partecipazione giovanile alla comunità locale. «Le idee e la personalità – conclude Lorenzo Casadei, studente – sono il nostro punto di forza. Non si deve guardare una sola singolarità ma l’insieme di tutti noi, siamo più singolarità che tramite contrasto, in senso positivo ovviamente, concrescono per uno stesso obiettivo comune».

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