Medici di base sempre più in difficoltà nel gestire tutte le problematiche aggravate da due anni di pandemia. Dai posti vacanti che non si riescono a coprire, alla gestione dei pazienti che implica pure un lavoro burocratico enorme, fino alla difficoltà di confrontarsi con i colleghi dell’ospedale in caso di necessità, che li costringe a inviare i pazienti in pronto soccorso quando invece si potrebbe evitare.
«Per quanto riguarda l’ultimo aspetto il problema è molto complesso – afferma Michele Gaudio, presidente dell’Ordine dei medici di Forlì –. C’è storicamente un problema di continuità tra ospedale e territorio, in entrambe le direzioni, è una questione dibattuta da tempo; la soluzione sono i cosiddetti percorsi diagnostico terapeutici assistenziali che devono coinvolgere necessariamente anche i medici di base per consentire di gestire i casi particolari urgenti con un percorso dedicato. In tal senso si è già lavorato e si sta cercando di creare le giuste condizioni, ma non è semplice».
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