Un altro temporale, dopo quello di sabato, e ansia e sconforto tornano a dominare le centinaia di persone costrette a correre ai ripari, di nuovo. Una vera e propria corsa ai sacchi che il Comune annuncia via stampa venti minuti prima delle 14: «Dalle 15, saranno attivati punti per la distribuzione ai cittadini delle zone già colpite dall’alluvione di sacchi di sabbia in tre centri: via Autoparco/Pelacano, via Gorizia/via Carso, Palazzetto dei Romiti in via Sapinia 40». Non bastano, non bastano mai per chi ha paura di finire di nuovo sott’acqua, c’è chi rimarca come l’organizzazione non funzioni, chi sottolinea che dovevano essere distribuiti sin dalla mattina casa per casa. Il problema non è la pioggia, sono le fogne che non ricevono. Lo ammette anche l’amministrazione comunale pur sottolineando che «nel territorio continuano a essere operativi oltre 30 mezzi di autospurgo che da giorni lavorano per ripristinare il sistema fognario. A tale riguardo è necessario un chiarimento informativo corretto per delineare il quadro della situazione utile a comprenderne la complessità. Si è infatti constatato che in alcune reti fognarie non pubbliche è presente ancora molto fango e ciò, oltre a poter essere causa di possibili allagamenti, continua a far confluire fango nella rete fognaria primaria, provocando nuove ostruzioni anche nei tratti già liberati in precedenza che, ovviamente, necessitano di rinnovate pulizie. Pulizie che vengono ripetutamente eseguite su reti e pozzetti. Proprio la presenza di fango nei pozzetti e nelle fogne è causa di forti criticità e per questo il Comune rinnova anche l’appello a far sì che il fango accumulato venga posto in strada (dove sarà raccolto dagli operatori), evitando che possa finire in caditoie, pozzetti e tombini». E intanto via Gorizia, via Pelacano nel quartiere San Benedetto, ai Romiti, l’acqua si accumula sulle strade, pochi centimetri bastano per fare riemergere la paura di due settimane fa. I Vigili del fuoco intervengono per una fuga di gas in via Nervesa, un altro avvallamento della strade si apre in via Lotti.
«Il rischio di continue esondazioni del sistema fognario è divenuto uno dei fronti più caldi dell’emergenza che Forlì si trova ad affrontare – affermano i gruppi consiliari Pd, Forlì e Co., Movimento 5 Stelle –. A fronte di ciò, riteniamo non più sufficienti le generiche rassicurazioni ricevute sul tema dal Comune. Chiediamo invece che l’Amministrazione, sentiti i tecnici e la protezione civile, comunichi ai cittadini un quadro puntuale della situazione e dei punti di maggiore criticità e proceda immediatamente ad una pulitura straordinaria del sistema fognario, facendo ricorso a tale scopo a tutti i mezzi disponibili». «Come già ripetutamente messo in evidenza da quartieri, cittadini, associazioni e anche dai nostri gruppi consiliari – sottolinea la minoranza in Consiglio comunale –, il sistema fognario è in una fase di forte compromissione a causa del fango e dei detriti riversativisi, in particolare nei primi giorni dopo l’alluvione nei quali l’assenza di un sufficiente coordinamento e di adeguati mezzi meccanici hanno lasciato molti volontari senza istruzioni in merito alle modalità di smaltimento della coltre di melma. Aspetti questi ultimi che, a bocce ferme, andranno chiariti anche per valutare eventuali errori e responsabilità nella catena di comando». P.L.