Forlì. Fallimento Fulgor Libertas, condannati Boccio e l'ex moglie

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Tre anni e 3 mesi ciascuno a Massimiliano Boccio e all’ex moglie Mirela Mihaela Chirisi per la bancarotta della Fulgor Libertas e l’emissione di fatture false, sanzione di 5.150 euro alla vecchia società per illeciti amministrativi. Questa la sentenza letta dopo le 17 dalla presidente del collegio Ilaria Rosati. Assoluzione per prescrizione per diversi capi di imputazione, assoluzione perché il fatto non sussiste dall’accusa di truffa. Dalla lettura delle motivazioni, tra 90 giorni, si potrà avere un quadro più preciso della decisione della corte (a latere Elisabetta Giorgi e Marco De Leva). Si conclude così in primo grado la storia della gloriosa società di basket forlivese, che nel 2015 era scomparsa dal panorama cestistico nazionale al termine di mesi di appelli trionfalistici, previsioni rosee, sogni di gloria che poi si sono trasformati nel peggiore degli incubi per gli appassionati di basket forlivese.


La giornata

L’udienza di ieri era dedicata alla discussione e alla sentenza. Si è aperta intorno alle 12.30 con la requisitoria della pubblica accusa, ieri rappresentata in aula dal sostituto procuratore Sara Posa, che ha sottolineato le evidenze del castello accusatorio, specie per i capi di imputazione riferiti alla bancarotta, parlando di «mancanza di un serio piano contabile». In quei pochi mesi di “regno”, dall’estate 2014 al gennaio 2015, la coppia Boccio-Chirisi avrebbe - secondo l’accusa - commesso evidenti illeciti amministrativi nella tenuta dei bilanci. Rispetto all’accusa di truffa (molto vicina ai termini della prescrizione) l’accusa ha spiegato, tra le altro: «Siamo di fronte a millanterie vere e proprie», chiedendo comunque l’assoluzione. Poi le richieste di condanna: 4 anni e 6 mesi per Boccio, 3 anni e 6 mesi per Chirisi, 15mila euro di sanzione per la vecchia società.
La parola è poi passata agli avvocati: Marco Bressanello, difensore della curatela del Fallimento Fulgor Libertas, Vittorio Manes per 4 abbonati che si erano costituiti parte civile perchè si sentivano “truffati” dalle promesse della coppia Boccio-Chirisi, Andrea Romagnoli per il comitato tutela abbonati Fulgor Libertas, Francesca Versari (in sostituzione di Giovanni Principato) per la vecchia Fulgor Libertas, Manlio Guidazzi per i due imputati.


La decisione

A metà pomeriggio la corte è tornata in aula per la lettura della sentenza: 3 anni e 3 mesi ciascuno per Boccio e Chirisi per i capi di imputazione riferiti alla bancarotta e alle fatture false, sanzione di 5.150 euro alla vecchia società, risarcimento alla curatela fallimentare di 120mila euro. Assoluzione per altri capi di imputazione caduti in prescrizione, e anche per la truffa. La fine di una storia gloriosa per lo sport cittadino, caduto nella polvere proprio quando qualcuno l’aveva illuso di portarlo alle stelle.

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