«I 35mila romagnoli che hanno prenotato il volo dall’aeroporto di Forlì partiranno per le vacanze. L’obiettivo è far volare la Romagna e i passeggeri». A rassicurare chi ha scelto lo scalo di via Seganti è il business aviation e direttore marketing di FA, Andrea Gilardi. Ormai è noto: Fa, la società di gestione dell’aeroporto “Ridolfi”, ha divorziato da Aeroitalia, il vettore che avrebbe dovuto garantire le 19 rotte in partenza dalla città mercuriale.
«Go to Travel ha stipulato due contratti con Aeroitalia – puntualizza Gilardi –. Il vettore si impegnava a garantire due aeromobili (uno da 68 posti e un altro da 140) con due equipaggi ciascuno con base a Forlì. Di fatto il boeing non è mai arrivato nonostante dovesse coprire la stagione estiva per un totale di 800 ore, mentre per ciò che riguarda il personale dell’altro velivolo avevamo a disposizione solamente un equipaggio. Il che significa, in termini pratici, che piloti e hostess potevano viaggiare solamente per 4 rotte e riposarsi per 13 ore. Tutto ciò ci ha fatto vivere situazioni complesse come le molte cancellazioni (un migliaio i passeggeri che non sono potuti partire, ndr) che hanno colpito in prevalenza le rotte condivise da Go to Travel e Aeroitalia, ovvero Napoli, Catania, Lampedusa, Olbia e Brindisi. Insomma, nonostante i tentativi di ricomporre i pezzi con la controparte e le promesse del vettore che però non sono state mantenute, è stato necessario staccare la spina».
Go to Travel, inoltre, viene incontro anche ai passeggeri che hanno acquistato i biglietti direttamente da Aeroitalia. «Rispetto a chi si è visto cancellare il volo, proprio perché avevano optato per una delle rotte condivise con il vettore, e ha ricevuto il rimborso – spiega Gilardi –, mostrando una copia del biglietto e se ho ancora una disponibilità residua di posti per quella destinazione offriamo la possibilità di partire ugualmente allo stesso costo e senza speculazioni».