Forlì. Ex Eridania terreno agricolo, così il Comune può acquistarlo

C’è un grande polmone verde in città che respira sigillato tra le mura dell’ex zuccherificio Eridania e che il sindaco Gian Luca Zattini vuole restituire ai suoi cittadini. «E’ la priorità del mio mandato» ammette, consapevole di dovere superare un ostacolo a sei cifre: i 5 milioni di euro richiesti dall’ultima asta che però è andata deserta. «Cifra improponibile, non per le casse comunali – sottolinea il sindaco – ma per il valore commerciale dell’area» i cui vincoli bloccano di fatto qualsiasi velleità imprenditoriale. Ecco perchè l’amministrazione comunale è pronta a fare un’offerta alla curatela fallimentare «presto, molto presto» assicura Zattini anche perchè l’intenzione è fare rivivere l’ex zuccherificio «trasformandolo in un nuovo parco, secondo solo al Parco urbano, provando a intercettare i fondi del Pnnr». Niente mattoni, dunque, ma un’area agricola. E su questa considerazione quei 5 milioni di euro dell’ipotetico valore dell’area potrebbero drasticamente diminuire e premettere così al Comune di acquistarla. Il costo del terreno agricolo viene valutato tra i 50 e i 60mila euro all’ettaro, moltiplicato per i 16 ettari verde dell’ex Eridiana si arriva alla cifra ben più abbordabile di 800-900mila euro. Ecco dunque che il progetto di Zattini ha molte probabilità di successo. Del resto la curatela fallimentare non ha ancora fissato un’altra asta, sta evidentemente aspettando eventuali nuove offerte e il Comune ancora non si è fatto avanti ufficialmente. Se quella cifra sotto il milione di euro fosse ritenuta congrua potrebbe essere la base di partenza della nuova asta e viste le precedenti deserte l’offerta del Comune avrebbe ottime chance.

«Abbiamo tanti documenti da sfogliare – spiega Zattini – servono perizie aggiornate, ma l’obiettivo è acquisire l’area, lo chiede la città che si manifestò contraria al disinteresse della precedente amministrazione comunale».

L'ex Eridania era partita da un prezzo a base d'asta di 15 milioni 825mila euro quando il 20 febbraio 2020 fu esperito il primo tentativo. Ne sono seguiti altri 6, a vuoto, con prezzo sceso progressivamente sotto i 10 milioni (8,5 nel febbraio 2021) e sino ai 5 milioni di ottobre scorso.

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