Il Comune utilizzerà 100mila euro, provenienti dall’avanzo di amministrazione 2022, per iniziare il ripristino dell’ex Eridania. «Non si tratta di interventi finalizzati a riparare i danni causati dall’alluvione, o meglio dire per eseguire lavori nell’area utilizzata per il deposito dei fanghi – spiega l’assessore al bilancio Vittorio Cicognani durante la commissione consiliare di ieri pomeriggio -, ma piuttosto di un primo intervento di messa in sicurezza dell’ex zuccherificio. In particolare ripristiniamo le reti perimetrali, oggi fatiscenti, ed eseguiremo una prima pulizia leggera del sito. Questo anche per permettere i sopralluoghi e iniziare a ragionare sul futuro dell’ex Eridania».
La zona, una volta zuccherificio, è stata acquisita ufficialmente dal Comune nel febbraio scorso. In particolare è andata a buon fine l’offerta di 885mila euro avanzata dal Municipio al Tribunale di Rimini. La vicenda è nota: l’ex Eridania era partita da un prezzo a base d’asta di 15 milioni e 825mila euro quando nel febbraio del 2020 fu esperito il primo tentativo. Ne sono poi seguiti altri 7 con un prezzo di 5 milioni, anche questi andati a vuoto. Nessun imprenditore, infatti, si è fatto avanti in quanto le costruzioni sono vincolate e difficilmente un privato avrebbe potuto presentare una propria offerta trattandosi di un investimento infruttuoso dal momento che nulla può essere modificato. Il Comune ha portato a casa questa partita e a distanza di qualche mese dalla firma dell’atto di acquisizione, l’Amministrazione comincia a muovere i primi passi verso il recupero dell’area da 16 ettari.
«Con questo primo intervento, perchè no, possiamo anche pensare di aprire l’ex Eridania alle visite guidate lungo appositi percorsi» prosegue Cicognani. Insomma, si tratta dell’inizio di un lungo cammino. Già all’indomani dell’acquisizione sono state diverse le idee proposte per il recupero dell’area di via Monte San Michele. Il primo cittadino Gian Luca Zattini, va ricordato, non ha mai nascosto l’intenzione di trasformare i 16 ettari nel secondo più grande polmone verde della città, ma allo stesso tempo si è mostrato sin da subito prudente rendendosi disponibile a sviluppare un percorso ben ragionato e senza bruciare le tappe proprio per evitare fughe in avanti. Diverse, infatti, le manifestazioni di interesse pervenute al Comune, tra cui quella della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Ad ogni modo, sistemata la parte burocratica e seppur a piccoli passi, è iniziato il cuore dell’operazione di recupero dell’ex Eridania.