Forlì. Ex Eridania, "concorso di idee per il parco"

Trasformare l’area dell’ex Eridania in un nuovo grande polmone verde è un’idea che sta trovando il consenso di molte associazioni del forese, l’importante che questo parco diventi un luogo “vivo” per la città . «Ben vengano nuove aree verdi di queste dimensioni – sottolinea Daniele Cortesi del comitato “No megastore”, attivo a Forlì da oltre un anno -, purchè il recupero dell’ex zuccherificio non diventi l’ennesimo terreno di scontro tra le varie amministrazioni che si susseguono, un po’ come accaduto per i giardini al San Domenico. Ci piacerebbe diventasse veramente patrimonio della comunità forlivese, indipendentemente da chi lo realizzerà».

Già perchè l’intenzione è quella manifestata, a più riprese, dal sindaco Gian Luca Zattini che vorrebbe fare dell’ex Eridania un nuovo parco. Le tempistiche, però, sono legate ad un iter un po’ più complesso. L’area in questione, che si estende per 16 ettari, è attualmente sotto curatela fallimentare e si attende di conoscere la prossima data destinata all’asta. L’amministrazione, infatti, ha lasciato intendere che sarebbe interessata all’acquisizione dell’ex zuccherificio. La proposta ufficiale, che potrebbe aggirarsi attorno agli 800mila euro, però non è ancora stata avanzata al curatore fallimentare ma allo stesso tempo neanche qualche imprenditore si è fatto avanti. Va, infatti, ricordato, che le costruzioni, sono vincolate e difficilmente un privato presenterà una propria offerta trattandosi di un investimento infruttuoso visto che nulla può essere modificato. A queste condizioni, il Comune avrebbe una chance concreta di chiudere la partita e avviare un processo di riqualificazione dell’ex Eridania sfruttando anche i fondi del Pnrr. In attesa di capire come, e quando, verrà chiusa la partita, non mancano certo le idee tra la cittadinanza e le diverse associazioni.

«Per valorizzare quest’area, a nostro avviso, serve un progetto condiviso con i quartieri e i cittadini – prosegue Cortesi –. Non guasterebbe un concorso di idee per il miglior impiego possibile di questi spazi verdi. Solo per citare un esempio, il nuovo parco potrebbe essere utilizzato dalle scuole per fare lezione e conoscere la natura. Insomma, ci auguriamo che possa diventare un luogo vivo in cui tutta la comunità possa trascorrere una giornata all’aperto senza doversi spostare tanto dalla città».

Se l’ex Eridania venisse effettivamente recuperata, l’area di 16 ettari non sarebbe l’unico parco forlivese. «In questo modo si aggiungerebbe al parco urbano e alla non distante oasi di Magliano, tutti e tre con caratteristiche diverse ma che si completano – aggiunge Cortesi –. Magari si potrebbe pensare di metterli in rete con un percorso ciclabile in grado di attrarre cittadini e, perché no, turisti». Ancora però sono solo ipotesi, si aspetta la data dell’asta e il comitato No Megastore tiene a precisare: «Il recupero dell’ex zuccherificio è un’ottima idea, ma è bene non generalizzare quando compare l’aggettivo verde a fianco di un progetto. E’ complesso, ma per quanto bello, non può essere sufficiente se non si lega ad una progettazione più ampia e soprattutto rivolta al futuro».

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