Forlì. Elezioni, le richieste di Confcommercio ai candidati

«Pur tenendo presente che chi ha rappresentato questo territorio a Roma negli ultimi anni ha assunto il ruolo con impegno e dedizione, la politica in generale ha fallito». Non ci gira attorno il direttore di Confcommercio, Alberto Zattini. Proprio l’associazione di categoria, in vista delle elezioni del 25 settembre, ha presentato la sua “agenda”. Un documento destinato ai candidati locali che aspirano ad entrare in Parlamento affinché sposino in toto il pacchetto per tutelare imprese e cittadini data la situazione critica del momento.

«Dopo il 2019 è arrivata la pandemia, sono scomparsi turismo e socialità, poi la siccità, la guerra e l’aumento dei costi delle materie prime, specie quelle energetiche - afferma il presidente di Confcommercio, Roberto Vignatelli -. Tutte questioni alle quali la politica è chiamata a rispondere adesso se si vogliono salvaguardare le imprese. Le aziende devono poter fare investimenti di lungo periodo, servono misure efficaci altrimenti rischiamo di avere una montagna da scalare davanti. E’ necessario, quindi, pensare a un pronto soccorso per le imprese con provvedimenti che le aiutino sul momento ma anche a percorsi a medio e lungo termine». Insomma, l’associazione di categoria mette nero su bianco quelli che sono gli indirizzi da perseguire, sia a livello nazionale che territoriale. «Fino ad ora abbiamo visto più che altro politici interessati più alla poltrona che alle soluzioni, peccato ci siano urgenze che riguardino l’intero sistema Paese – prosegue Zattini –. Il nostro documento, purtroppo, non è diverso da quello delle ultime elezioni politiche questo perchè la politica non è stata in grado di dare risposte».

A livello locale quali sono le priorità? «Tanto per iniziare la tassazione. Non può essere fissata mediamente attorno al 65%, un negozio di corso della Repubblica non può competere con il mercato del web, tassato al 10-15%, a queste condizioni - aggiunge il direttore -. E poi le infrastrutture, sotto questo profilo scontiamo un gap che non è più sostenibile. Penso alla Ravegnana, al collegamento con Cesena di cui si parla da tempo e per il quale ci sono progetti ma che faticano a vedere la luce. Infine, l’E45 è in una condizione da terzo mondo, un perenne cantiere tanto che i trasportatori la evitano. Futuri parlamentari fatevi carico di tutto ciò».

Lo stesso Zattini poi entra a gamba tesa: «Ben vengano la digitalizzazione e la transizione, nel nostro territorio però ci sono ancora realtà che non sono servite dalla connessione ad internet. Come può un ristorante di Portico fare la fatturazione elettronica se non c’è rete? Prima di tutto bisogna fare in modo che tutti siano nelle stesse condizioni se vogliamo far crescere il territorio».

Capitolo turismo e sicurezza. «Vanno create le condizioni per essere competitivi ora che c’è l’aeroporto di Forlì – conclude Zattini –. Non solo, vanno riequilibrati i rapporti tra piccola e grande distribuzione, dal momento che c’è un proliferare di medie strutture di vendita in città quando la pandemia ci ha fatto riscoprire gli esercizi di vicinato e il nostro centro storico. Realtà che in questo periodo si sono rivelate dei presidi. In questo contesto c’è un problema di sicurezza e di disagio giovanile, anche a Forlì sono note le baby gang. Sono necessari investimenti perchè qui esistono ben pochi centri di aggregazione».

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