Forlì, ecco i premi Panathlon

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Un premio alla forza di volontà, allo sguardo sempre “dritto e aperto nel futuro”, al coraggio e all’ambizione, ma anche alla resistenza: quella allo sforzo fisico, ma soprattutto alle tantissime difficoltà che nel 2020 e anche quest’anno, chi fa sport ha dovuto affrontare. È questo il senso dei Premi Panathlon che giovedì, nel salone dell’Associazione Aurora, il Club presieduto da Marilena Rosetti è tornato ad assegnare agli sportivi forlivesi maggiormente distintisi tra lo scorso anno e quello attuale. E se il ritorno, dopo la sosta forzata del 2020, rendeva già in partenza più significative le menzioni, il fatto che fosse la 40ª edizione della cerimonia ha rappresentato un valore aggiunto per gli atleti insigniti.

Non a caso, il Panathlon ha assegnato per la prima volta un premio alla carriera. A riceverlo, Giorgio Reggiani, 65 anni da protagonista nello sport, dapprima da ex azzurro del mezzofondo veloce degli anni ’60, poi da preparatore atletico di Pro Patria, Edera, del Milan della Stella del 1978-1979, per 15 anni della Libertas Pallacanestro Forlì, poi della Fulgor Basket, del centro tecnico federale di tennis e, sino alla scorsa estate, di maratoneti olimpici quali Rachid Kisri e Yassine El Fathaoui. Tante le vittorie omaggiate: dal Softball Forlì campione d’Italia ed Europa, ai Ct Villa Carpena che coi 2007 Alex Guidi, Riccardo Pasi e Rafel Capacci, ha vinto il titolo italiano Under 14, alla ciclista Carlotta Cipressi reduce da un biennio di successi su pista e strada agli Europei con la maglia dell’Italia Juniores, che nel 2022 passerà professionista.

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