Ottenere separazione e divorzio attraverso un unico atto, preparando tutta la documentazione necessaria già per la prima udienza e mirando ad un’accelerazione dell’iter civile per decretare formalmente la fine di un matrimonio. Le nuove norme che riformano il diritto di famiglia firmate da Marta Cartabia, guardasigilli del governo Draghi, sono ora realtà. La riforma, entrata in vigore da ieri, che abbrevia il divorzio da 3 a 1 anno, ha mosso un primo passo verso un cambiamento più ampio che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi anni. Nel 2024, infatti, il nuovo tribunale della famiglia dovrebbe pensionare parte delle funzioni ora affidate al tribunale dei minori. Ne abbiamo parlato con Patrizia Graziani, avvocata forlivese dal lungo curriculum nel quale spiccano numerosi incarichi nazionali, che fornisce anche consulenza e assistenza per questioni di diritto di famiglia.
Avvocata, si può parlare di una svolta?
«La svolta c’è ed è proprio nella semplificazione dei procedimenti. Questo, ovviamente, implica un lavoro maggiore da parte degli avvocati abituati a ritmi diversi e una riduzioni di memorie da scrivere. Dovrebbe essere così, lo vedremo mettendolo in pratica».
Si parla di un rito unificato: cosa cambia quindi per chi si vuole separare?
«Una delle novità introdotte, soprattutto nel diritto di famiglia nell’ambito delle modifiche del codice di procedura civile, è la possibilità di poter fare in un unico atto sia la richiesta di separazione che quella di cessazione degli effetti civili di matrimonio o scioglimento di matrimonio. Il divorzio, però, si potrà pronunciare solo una volta che la sentenza di separazione è passata in giudicato. Questa è sicuramente una novità».
Cosa cambierà per voi avvocati?
«Certamente il sistema di lavoro perché dovremo predisporre un fascicolo del processo in cui viene raccolto tutto insieme. Da un lato è positivo. La riforma, ad esempio, ti dà la possibilità di chiedere l’unificazione dei procedimenti in corso che riguardano la stessa famiglia che siano pendenti davanti a giudici diversi, facendoli confluire nello stesso fascicolo. Prima, invece, poteva capitare di seguire più iter magari davanti a giudici diversi».
Un aspetto positivo dunque…
«Sì questo è certamente positivo soprattutto quando ci sono dei figli minori».