Forlì. Distretto sociosanitario, le linee del neo direttore Sintoni

Cambio alla guida del distretto socio-sanitario del Forlivese. Stefano Boni, dopo tre anni e sette mesi di lavoro, ha lasciato a fine febbraio l’incarico di direttore che assunse all’indomani del pensionamento di Lucio Boattini per andare a ricoprire analogo ruolo per i prossimi cinque anni all’unità operativa di Geriatria a Faenza. Al suo posto, l’Azienda sanitaria ha deciso di assegnare ad interim la responsabilità gestionale del distretto al dottor Francesco Sintoni che da maggio 2021 è anche il direttore dei distretti di Cesena-Valle del Savio e Valle del Rubicone. Una presa in carico avvenuta già con l’inizio del mese di marzo e motivata dalla direzione generale dell’Ausl «in ragione dell’esperienza professionale e della contiguità territoriale tra le suddette articolazioni distrettuali, che insistono sullo stesso ambito provinciale».

Il mandato è temporaneo, «nelle more della definizione del percorso finalizzato alla stabile attribuzione della responsabilità direzionale», quindi il distretto sanitario dell’ambito forlivese attende la nomina di un responsabile a tempo pieno. Accadrà attraverso una procedura concorsuale che porterà alla definizione di una rosa di candidati che la direzione generale sottoporrà poi al vaglio del comitato di distretto presieduto dall’assessora al Welfare del Comune di Forlì, Rosaria Tassinari. La scelta, quindi, sarà da condividere con i quindici comuni del territorio.

Una scelta che, comunque, potrebbe anche ricadere su Francesco Sintoni «se decidessi di cambiare distretto» come afferma l’interessato. D’altronde lui stesso è forlivese e pur avendo appena 39 anni, vanta già una notevole esperienza, anche all’estero, nel campo dell’organizzazione dei servizi sanitari. Dopo la laurea nel 2011 si è specializzato in Brasile in Medicina di Famiglia e Comunità, occupandosi anche di importanti progetti per il governo federale. Tornato in Italia, prima di entrare in Ausl nel 2018, si è occupato per l’Alma Mater di ricerca, formazione e intervento in progetti di comunità, organizzazione dei servizi e innovazione sociale ed è professore a contratto di Epidemiologia al Campus di Rimini dell’Unibo.

Sintoni ha già incontrato Rosaria Tassinari e i dirigenti dei servizi sociali ed è al lavoro anche sugli aspetti dell’accoglienza in conseguenza della guerra in Ucraina. «Sicuramente assumo un incarico di grande responsabilità – dichiara – ma le prospettive sono molto stimolanti e se il cumulo di impegni con i distretti del Cesenate può apparire gravoso, è anche vero che la trasversalità dei servizi in Ausl è una realtà di fatto e ciò mi consentirà di esercitare al meglio e in ottica di rete, il governo dei servizi. Proprio in rete gestiremo anche il sostegno ai profughi nei presidi d’accoglienza e il nostro ruolo sarà centrale in questo momento così delicato».

Le sfide che lo attendono, però, sono molteplici e orientate al futuro. «Per fortuna l’andamento della pandemia ci consente di rimettere al primo posto le strategie di sviluppo, che sono sia gli investimenti sulle Case di Comunità, sulle dotazioni tecnologiche, ma anche sui percorsi di assistenza domiciliare rivolti agli anziani che ritardino il più possibile l’accesso alle strutture ospedaliere. Ci impegneremo anche sulle prese in carico di pazienti vulnerabili rendendo i nostri servizi territoriali sempre più tempestivi ed efficienti e cercheremo di dare grande impulso alla telemedicina».

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