Forlì. Cremazione animali: la replica del Comune

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Una pianificazione territoriale «frettolosa e imposta dall’alto». Così, il comitato di quartiere Pianta-Ospedaletto-Coriano, definisce la variante urbanistica che consentirebbe la creazione di un forno crematorio per animali d’affezione. Una proposta che lascia stupiti i membri del neo eletto comitato, presieduto da Alessandro Gasperini, in quanto «presentata in tempi record senza senza avere concesso l’opportunità di intervenire nel merito, esprimendo un parere o proposte alternative».

Coriano è, infatti, una delle due aree assieme a Villa Selva dove potrebbero sorgere questi impianti se oggi il consiglio comunale adottasse la variante. I suoi abitanti, pur chiarendo che «il forno non sarebbe in nessun modo paragonabile a un inceneritore», sono preoccupati: «Deturperebbe ulteriormente un territorio già fortemente compromesso».Non sembra questo, però, l’orientamento dell’Amministrazione. L’assessore all’Ambiente e al benessere animale, Giuseppe Petetta, ritiene che la variante possa seguire l’iter previsto poiché «c’è ancora tutto il modo e il tempo per esprimere rilievi e proposte migliorative a un provvedimento che non fa altro che fissare nel regolamento urbanistico, zone nelle quali eventualmente sarà possibile creare impianti di cremazione». Il tempo giusto, a detta dell’assessore, «è quello della fase delle osservazioni, nella quale tutti i soggetti interessati e gli enti, hanno la possibilità di intervenire con dati e suggerimenti che potranno affinare ed adeguare il provvedimento».

Quello che nascerebbe proprio da una richiesta esplicita dei cittadini. «Noi recepiamo un’istanza forte giunta al servizio Benessere animale da parte delle associazioni animaliste e di tanti cittadini che ci hanno sollecitato ad avere sensibilità verso il dolore che si prova alla perdita di un animale d’affezione – afferma Petetta – Per rispetto di questa richiesta, ritengo il nostro orientamento un atto dovuto».

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