Forlì, Covid hotel di nuovo al completo

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«Mi ero segnato sul calendario la data del 21 luglio, calcolando dieci giorni dalla vittoria dell'Italia agli Europei di calcio e non a caso proprio da allora sono tornato ad avere tanti “ospiti”: adesso 24 delle 25 camere singole che ho ancora a disposizione per le quarantene sono di nuovo occupate ed è così dalla scorsa settimana». È questa la fotografia scattata da Daniele Casadio, il titolare dell'hotel “Paradise Airport”, convenzionato con l'Ausl per l'isolamento dei soggetti positivi al Covid-19 o per le quarantene dei loro contatti. La struttura ricettiva da inizio estate, visto l'andamento dei contagi, non solo era rimasta l'unica operativa in provincia, ma era stata quasi dimezzata, con un contratto nuovo che ha liberato 15 delle sue 40 camere, rimesse poi “sul mercato”. La situazione ora è cambiata, le stanze disponibili per le esigenze sanitarie rischiano di non bastare più. «Siamo di nuovo pieni e me lo aspettavo – sospira Casadio -. Attualmente l'età media di chi viene portato da noi, non solo da Forlì-Cesena, è tra i 20 e i 40 anni. A cambiare, però, sono soprattutto le condizioni di questi giovani: ora «sono in gran parte italiani e statisticamente parlando sono tornati ad essere molto più numerosi i positivi al Covid». Ovviamente si tratta di persone con sintomi leggeri o asintomatiche, ma tra loro «ci sono anche ragazzi e ragazze che una dose di vaccino la avevano fatta». Motivo per cui la sensazione di Casadio è netta: «Se nelle prossime settimane non assisteremo a un incremento dei ricoveri, potremo comunque vedere crescere i contagiati e quindi gli hotel avranno ancora una funzione importante». Proprio la situazione attuale, infatti, rientra nelle condizioni di necessità tali per cui l'Ausl potrebbe riportare presto la struttura forlivese a una funzione esclusiva di “Hotel Covid” e quindi a rimettere a disposizione tutte le sue 40 stanze.

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