Forlì, Covid, guerra, bollette: la barista decide di chiudere

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«Rinasco sempre, come l’araba fenice». È la scommessa di Giuliana Fanelli, titolare del Caffè dei Santi in piazza Guido da Montefeltro, che a fine giugno ha deciso di abbassare definitivamente la saracinesca della sua attività dopo neanche tre anni dall’apertura. L’idea di cimentarsi come imprenditrice del suo pubblico esercizio, infatti, è scattata proprio verso la fine del 2019. «Per sopravvivere ho dovuto chiudere perchè non lavoravo più – racconta la diretta interessata –. A monte una serie di motivazioni che hanno fatto sì che la scelta fosse a senso unico. In più, dato i tempi, dovevo garantire da sola il servizio alla clientela, come facevo ultimamente dalle 5 del mattino fino a sera».

Nel mezzo le restrizioni per arginare la pandemia, il lockdown, le zone arancioni e rosse ed infine l’aumento dei costi dell’energia legati allo scoppio del conflitto in Ucraina. «Le condizioni non erano più quelle di quando ho iniziato, la gente non gira e non spende – prosegue la titolare del Caffè dei Santi –. Dopo il primo lockdown le persone spendevano anche e avevano ritrovato il piacere del caffè o della colazione al bar, poi no. Il locale ce lo avevo in affitto d’azienda, questo sarebbe stato il terzo anno, Se devo accendere un mutuo a 50 anni e per un’attività che deve fare i conti con il rincaro delle bollette, non ci sarei scappata. Quindi, seppur con rammarico, ho dovuto prendere una decisione drastica».

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