Forlì. Costi del Natale, Valbonesi (Pd): "Il voto separato non era possibile ma una dichiarazione a voce sì"

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«Un voto separato non era possibile, era un’unica variazione di bilancio, ma nella dichiarazione di voto sicuramente si poteva fare un distinguo specificando che il Pd restava contrario alla spesa elevata sulle luminarie».
Daniele Valbonesi, segretario del Pd forlivese, commenta così quanto avvenuto in consiglio comunale in merito alla votazione all’unanimità della variazione di bilancio che conteneva, oltre alle questioni relative all’Ex Eridania e al Pnrr, anche il capitolo spesa per illuminazione ed eventi di Natale. Un aspetto da tempo fortemente criticato da Pd e Forlì e Co, che però hanno approvato la variazione contenente l’aumento di spesa per il Natale senza batter ciglio. «La variazione era incentrata su Pnrr ed ex Eridania – spiega Valbonesi – sicuramente è sfuggita la parte sulle luminarie un po’ a tutti i gruppi consiliari, di maggioranza e minoranza». Una svista ammessa in effetti anche dal capogruppo di Forlì e Co Federico Morgagni dopo la conferenza stampa dell’Amministrazione comunale sugli eventi di Natale nella quale l’assessore Cintorino ha specificato che le spese saranno di circa 500mila euro, mentre il sindaco Zattini ha sottolineato: «Tutta la politica quest’anno è d’accordo sul Natale visto il voto unanime per la variazione di bilancio».
Ricordiamo che a inizio ottobre l’assessore Andrea Cintorino aveva annunciato che l’Amministrazione avrebbe ridotto le spese per il Natale, vista la crisi energetica in atto, e che le spese previste sarebbero passate da 550mila del 2021 a 365mila. Cifra comunque contestata dai dem a suo tempo. Poi con la variazione di bilancio approvata all’unanimità il budget per Natale è tornato a quota 500mila euro come lo scorso anno.
«Politicamente credo che, in merito alla variazione di bilancio approvata, sia stata una situazione sulla quale l’Amministrazione ci ha giocato – prosegue Valbonesi –. Però un voto come questo non può mettere in dubbio che da parte del Pd c’è sempre stata criticità rispetto alle spese relative al Natale in un momento in cui i cittadini fanno fatica a pagare le bollette. Dal punto di vista tecnico non si poteva fare diversamente perché c’erano in ballo cose più importanti. Zattini quando afferma che siamo tutti d’accordo sul Natale semplifica la questione dal punto di vista politico, non è molto corretto».
Sulla vicenda interviene anche Marco Di Maio, ex parlamentare di Italia Viva. «Credo che i consiglieri del Pd non abbiano visto la delibera relativa al Natale, altrimenti magari l’avrebbero approvata lo stesso, ma con un distinguo. Immagino che sia un “dettaglio”, che in realtà non è un dettaglio, sfuggito al Pd. Ci può stare nella misura in cui non si leggono le delibere, ma come ha fatto Morgagni va ammessa la svista, piuttosto che dire che è il sindaco che ce l’ha messa dentro. Nella variazione di bilancio c’erano i soldi per le luminarie, il Pd li ha votati, avrebbero potuto astenersi o approvare il pacchetto, ma con un distinguo. Bisognerebbe prima leggere gli atti, ci può stare che uno non lo faccia, però poi prendersela con il sindaco Zattini mi sembra eccessivo».
Sui 500mila euro messi a disposizione dal Comune per il Natale Di Maio afferma: «Non mi scandalizzo sul fatto che si investa sul Natale, si possono mettere risorse anche per altri tipi di interventi, continuando ad investire sull’arredo urbano di Natale che ha comunque un suo ritorno economico. Non mi sembra una criticità tale da farci una battaglia politica e ideologica».

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