Forlì, Coronavirus: nuovo focolaio nel settore dell'imbottito

Forlì

FORLI'. Altri 18 nuovi positivi al virus Sars-Cov-2 nelle ultime 24 ore. Il dato relativo al territorio forlivese spicca rispetto al computo dell’intera provincia dove, ieri, ne sono stati refertati 22 (a fronte, va detto, di ben 37 guariti) e questa disparità ha una ragione precisa: il focolaio della “Giuliani Arredamenti” con le sue ramificazioni che creano altre sorgenti d’infezione. Nei nuclei familiari, nei gruppi di persone a più stretto contatto e ormai anche in altre aziende.
La situazione era già stata portata all’attenzione del Corriere Romagna dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, ma ieri è letteralmente esplosa. Addirittura 7 dei 18 positivi appartengono a un’altra ditta di Forlì, non resa nota, ma che opera in un altro ambito di servizi rispetto alla “Giuliani”, due sono invece contatti dei suoi dipendenti, mentre tre casi sono riconducibili al personale di un’azienda sempre del comparto del mobile imbottito.
È la “G3 srl” di via Bourges a Vecchiazzano, impresa che per alcune forniture collabora con il salottificio di Villa Selva e nella quale, in pochi giorni, sono saliti a 7 (sui 10 totali) i lavoratori positivi al Coronavirus nel reparto taglio che temporaneamente è stato chiuso, ai quali se ne aggiungono altri 13 del magazzino (su un totale di 70 addetti) che invece continua l’attività. Insomma, i focolai indiretti si moltiplicano e ieri la richiesta di un vertice istituzionale in Prefettura, per inquadrare con esattezza la portata del problema in tutto il settore, è stata inoltrata ufficialmente dai segretari generali Maria Giorgini (Cgil), Vanis Treossi (Cisl) ed Enrico Imolesi (Uil).


«In riferimento al focolaio sviluppatosi nella ditta “Giuliani Arredamenti” e tenuto conto del giungere di segnalazioni di contagi in altre imprese del mobile imbottito, siamo a richiedere un incontro urgente al fine di essere messi a conoscenza delle azioni svolte dal nucleo operativo e collaborare per la piena applicazione del protocollo nazionale anti contagio - è la richiesta -. La situazione di particolare frammentazione del settore nel quale, come da anni denunciamo, si presentano fenomeni di lavoro irregolare fino ad arrivare a casi di sfruttamento e marginalità sociale, determina un’ulteriore preoccupazione legata alla diffusione del contagio». Un tavolo dove si parlerà anche di misure eccezionali. «Siamo consapevoli che l’inosservanza delle misure previste dai protocolli può comportare l’applicazione del sistema sanzionatorio fino all’ipotesi di chiusura temporanea dell’impresa. Anche in ragione di questo, riteniamo opportuno un coinvolgimento fin da subito delle organizzazioni sindacali».
Tornando ai nuovi positivi, gli altri riguardano un rientro dalla Francia e 5 contatti di casi positivi noti (tre dei quali da un unico nucleo famigliare). Su 18 persone, solo due avevano sintomi. Territorialmente, la loro distribuzione coinvolge Forlì (14 casi), ma anche Forlimpopoli (due), Meldola e Castrocaro con un caso a testa.

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