Forlì, Coronavirus: nuova allerta alla Zangheri, ospite positiva

Forlì

FORLI'. Il piano d’azione per evitare che dalla scintilla potesse innescarsi un pericoloso incendio, è scattato all’istante, ma inevitabilmente la soglia dell’attenzione alla casa di riposo “Pietro Zangheri” dai ieri è ulteriormente salita di livello. In mattinata la residenza per anziani di via Andrelini ha registrato la prima positività al Covid-19 tra i propri ospiti dopo mesi dall’azzeramento dei casi che in primavera l’avevano drammaticamente investita. Si tratta di una donna residente al terzo piano del Padiglione Angeletti che era stata sottoposta a tampone di controllo programmato al pari di altri ospiti e del personale di servizio e di assistenza della struttura.
Appena reso noto il referto, l’anziana è stata trasportata in all’ospedale “Morgagni-Pierantoni” dove ora è degente principalmente a scopo cautelativo e preventivo. La donna, infatti, non accusa alcun sintomo collegabile al Covid-19. Ciò nonostante è sotto osservazione al plesso sanitario proprio per arginare sul nascere la propagazione del virus all’interno della “Zangheri”.


Una decisione presa tempestivamente come previsto dal nuovo protocollo regionale per le residenze sanitarie assistenziali. «La signora sta bene, è asintomatica, ma proprio per impedire che si possa diffondere il contagio l’abbiamo trasferita come previsto dal piano messo a punto con l’Igiene Pubblica - afferma il presidente, Luca Zambianchi -. Tutti gli eventuali positivi vengono portati in ospedale fino a quando restano entro il 5% del totale di un nostro reparto, se dovessero superare questa soglia si attiverebbe invece un reparto-Covid attrezzato e isolato dentro la “Zangheri”».
La compagna di stanza della donna è stata isolata, ma il suo tampone risulta già negativo. Ora è in corso la verifica di suoi contatti stretti da sottoporre a test molecolare. «I controlli si faranno e per noi sono ormai una prassi, anzi è proprio grazie ai test periodici a ospiti e personale che è scaturita questa positività: significa che lo screening è efficace - testimonia il coordinatore medico della “Zangheri”, Simone Martini -. L’immediato trasferimento in ospedale è volto proprio ad azzerare il rischio di contagio». Quello che si cerca di evitare anche dall’esterno con lo stop alle visite dei parenti. Rispetto al passato, però, la “Zangheri” si è attrezzata. «Abbiamo attivato un’App per tutti gli operatori e i familiari degli ospiti, si chiama “Parla con Noi” ed è sviluppata dal nostro sistema gestionale sanitario “Cba Informatica” - spiega Martini -. Le attività svolte con gli ospiti saranno documentate e visibili dai parenti i quali potranno prenotare videochiamate ed effettuarle. Tutto dall’App».

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