Forlì, continuano gli aiuti per l'Ucraina

La comunità ucraina residente a Forlì continua, ogni giorno, a darsi da fare per aiutare i connazionali che fuggono dalle zone di guerra, ma anche per inviare materiale di sostegno a chi decide di restare a lottare. La raccolta di beni di prima necessità prosegue e, nonostante l’aumento del carburante che si fa sentire anche tra le associazioni di volontariato, quasi quotidianamente partono pullman o autobus diretti al confine tra Polonia e Ucraina. «Cerchiamo di ottimizzare mettendoci d’accordo direttamente con i nostri connazionali che fanno viaggi in Italia per accompagnare i profughi - spiega Vitaliy Tykhonovych, volontario ucraino da anni residente nella città mercuriale. Una volta scaricati i rifugiati invece di far tornare indietro gli autobus vuoti, li riempiamo di viveri, medicine e beni utili a sopravvivere nelle zone martoriate dal conflitto. Ci arrangiamo tra di noi, insieme ad alcune associazioni di volontariato della Romagna. Non solo, partono anche dei furgoni di ragazzi che si offrono di andare ad aiutare al confine, poi tornano con persone che hanno bisogno di un posto dove essere accolti dopo aver perso tutto a causa della guerra».

La macchina della solidarietà, che già da qualche settimana si è innescata, ha coinvolto anche i privati. Una famiglia di Pieve Salutare, insieme ad un’altra di Fratta Terme, si è mobilitata per dare una mano. In particolare, grazie alla collaborazione del Conad di via del Lavoro a Castrocaro, che ha venduto il materiale a prezzo di costo, è riuscita ad acquistare pannolini per bambini e assorbenti per un valore di 800 euro.

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