Forlì, condanna a 4 anni per caporalato

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Condanna a 4 anni e 4 mesi per caporalato. Questa la sentenza letta in tribunale a carico di Abid Farouq, pachistano, arrestato dalla Squadra mobile di Forlì nel 2020 insieme a tre connazionali. Facevano lavorare nei campi connazionali e afgani per pochi spiccioli, costringendoli a vivere in condizioni di estremo degrado, dormendo in casolari senza acqua calda, su materassi sporchi e mangiando cibo scarso e cucinato giorni prima. La Polizia di Forlì, in collaborazione con i colleghi di Ravenna, Modena e Treviso, aveva scoperto due ditte fittizie che gestivano il “reclutamento” del personale che avveniva tra i bisognosi dei centri di accoglienza per richiedenti asilo, e individuavano committenti dove piazzare i lavoratori: aziende agricole e coltivatori diretti che li sfruttavano per la raccolta di frutta e verdura o per la potatura di piante, pagando ai caporali la metà (12-13 euro all’ora per lavoratore) di quanto sarebbe stato regolare (20 euro circa da contratto). La somma intascata dagli indagati non finiva però ai lavoratori, reclutati con la promessa di una paga di appena 5 euro all’ora (9,6 euro sarebbe quella prevista), ma in realtà poi tramutata in una somma di 250 euro mensili dalla quale erano trattenute 200 per vitto e alloggio. Insomma in un mese nelle tasche dei lavoratori finivano 50 euro.

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