Forlì, comunità energetiche, la sfida di Idrotermica: “I ricavi dall’energia del pannello solare ai soci della nuova coop”

Prima l’autosufficienza della cooperativa, poi una comunità energetica con il ricavo che andrà ai soci come welfare aziendale, infine il progetto di allargare la comunità coinvolgendo altre realtà limitrofe. Idrotermica Coop, azienda forlivese leader nel settore impiantistico, conferma la sua grande attenzione verso le innovazioni, pronta a cogliere al volo le opportunità che lo sviluppo energetico offre. Così si spiega la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della sede di via Vanzetti, che ha permesso di coprire i crescenti costi energetici e i progetti futuri in un settore, quello delle comunità energetiche, che attende solo il via libera dei decreti per partire

«Quando è iniziata un po’ per tutti la crisi energetica – spiega il presidente di Idrotermica Coop, Michele Gardella – la prima idea è stata quella di mettere in autonomia la cooperativa, quindi il primo passaggio, che stiamo completando proprio adesso, è stato estendere l’impianto fotovoltaico che già avevamo, ampliandolo e che da settembre sarà tutto attivo. Non siamo un’azienda industriale che ha costi energetici che fanno sballare i bilanci, però è una voce di spesa da 20-30mila euro l’anno che azzerata non è poco». Il passo successivo è già partito. «Il tema delle comunità energetiche – riprende Gardella – ci ha sempre appassionato per motivi di tipo tecnico nell’ambito del nostro settore di efficienza energetica ma anche di partecipazione, per quello che può portare dal punto di vista della sostenibilità e dell’ambiente, due tematiche che tracciano un po’ il filo logico della cooperativa. Così abbiamo voluto creare la nostra comunità e abbiamo fatto il progetto. Lo abbiamo presentato, grazie anche a Legacoop, per i finanziamenti concessi dalla Regione, ed è passato, quindi il bando ha confermato la validità del nostro progetto, che non è di business, ma di welfare: in pratica noi e la società Eta Beta, a 150 metri da noi, costituiremo la comunità energetica e faremo una nuova cooperativa. I ricavi che si genereranno dalla vendita dell’energia della comunità che sarà costituita dall’estensione del nostro tetto più quello dell’altra società, andranno ai soci della nuova cooperativa. Ho pensato che quello che verrà distribuito loro possa andare a coprire le bollette domestiche che si sono raddoppiate. Una sorta di welfare aziendale. In questo caso Idrotermica non genera business per se stessa».

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui