Forlì, comizio di Salvini dal balcone del Comune: piovono critiche

Forlì

FORLI'. E' polemica per il comizio di Matteo Salvini di ieri sera dal balcone del palazzo comunale in piazza Saffi a Forlì. Ad esprimersi è lo stesso sindaco Davide Drei. "Quello a cui Forlì assiste è qualcosa di penoso. Usare il balcone del Municipio su piazza Saffi per parlare a una (per la verità scarsa) platea di un comizio sembra scimmiottare le adunate anteguerra del regime. Cosa che per Forlì, che ha nella sua piazza principale un luogo di rispetto e memoria per i partigiani che qui vennero impiccati e per il sacrario alle vittime della guerra, è semplicemente inaccettabile. Usare la funzione di ministro dell'Interno per usare ogni spazio al di fuori dei regolamenti comunali, confondendo il ruolo istituzionale con quello del segretario di un partito, è un dispetto ai valori costituzionali basilari su cui si fonda l'Italia. Una brutta serata purtroppo per la nostra città, un pessimo modo di fare campagna elettorale, non all'altezza della storia democratica di Forlì".

A stigmatizzare il comizio dal balcone del palazzo comunale è anche la segretaria della Cgil forlivese Maria Giorgini. "Uno sfregio alla città e alla Piazza  intitolata alla memoria di Aurelio Saffi che custodisce il sacrario ai caduti per la libertà a memoria dei 465 giovani partigiani morti per restituire la Democrazia e la libertà alla nostra città e al nostro paese . Un colpo alla memoria  dei partigiani della Banda Corbara impiccati dai Fascisti ai lampioni di Piazza Saffi il 18 agosto del 1944. Il Ministro ha utilizzato il suo ruolo per andare oltre ai regolamenti Comunali, come il Sindaco Drei ha subito denunciato. Per un paese democratico questo è inaccettabile ed è un chiaro abuso di potere oltre che un forte richiamo agli anni più bui della nostra storia".

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