Forlì come il Maxxi, progetto di un polo culturale

Si prospetta un fine settimana, il prossimo, all’insegna della cultura. Da un lato si alzerà il sipario sulla grande mostra della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, “Maddalena. Il mistero e l’immagine”, in programma al San Domenico, dall’altro sarà possibile riscoprire la storia e la bellezza della Santissima Trinità e di Palazzo Manzoni grazie all’iniziativa delle “Giornate Fai di primavera”. In questi giorni proseguono a ritmo serrato gli allestimenti presso i Musei San Domenico in vista dell’apertura al pubblico della grande mostra in programma domenica 27 marzo. Sono arrivati e sono già stati allestiti alcuni capolavori nazionali e internazionali, tra cui spiccano l’intensa Deposizione dei primi anni Settanta di Marc Chagall, la Crocifissione di Guttuso e la Conversione di Maria Maddalena di Bernardino Luini.

«Qui si cerca di rendere unica l’esperienza, questo grazie alla Fondazione Carisp che ci riserva sempre intuizioni particolari regalando ai visitatori un pezzo unico – afferma l’assessore alla cultura, Valerio Melandri -. Bisogna partire da questo. Piano piano, infatti, stiamo cercando di realizzare un vero e proprio centro culturale che comprende il San Domenico, il San Sebastiano e l’ex asilo Santarelli che a fine anno sarà pronto. Vorrei che questo polo culturale diventasse come il “Maxxi” a Roma, questa è l’idea che abbiamo». Insomma, l’amministrazione attorno all’esperienza della grande mostra sta cercando di costruire un percorso. «Una sorta di “Sun” di Forlì (per dirla all’inglese e stando al gioco di parole con il nome di questi edifici ndr) – prosegue l’assessore –. Il polo della cultura è un luogo fisico, non è un caso che si sia deciso di investire sui giardini, ci siano attorno ristorantini e, a breve, a pochi passi anche il recuperato asilo Santarelli. Vorrei che un giorno i forlivesi chiedendosi cosa facciamo oggi, rispondessero andiamo al “Sun”».

Giornate Fai di primavera

Per chi avesse già in programma una visita al San Domenico, sabato e domenica potrà anche approfittare delle visite organizzate dal Fai. Un weekend per riconnettersi alla storia e alla cultura della città, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Per l’occasione verranno aperte la chiesa della Santissima Trinità e Palazzo Manzoni. Le Giornate Fai di Primavera 2022 a Forlì saranno dedicate alla figura di Antonio Canova, nella ricorrenza del bicentenario dalla sua morte. La visita in particolare sarà concentrata sul rapporto di Canova con un importante committente locale, il conte Domenico Manzoni e sulle opere a lui legate. Il notabile commissionò allo scultore una Danzatrice, per il proprio palazzo, che non riuscì mai a vedere terminata perché fu consegnata solo dopo la sua tragica morte. In seguito all’assassinio del conte, fu la vedova Gertrude a rivolgersi nuovamente a Canova per una lapide sepolcrale che fu collocata nella parrocchia dei Manzoni, la chiesa della Santissima Trinità. Apprendisti ciceroni, gli studenti della 5A del liceo classico “Morgagni”. «Il Fai è un incrocio bellissimo tra cultura e mondo del no profit – conclude Melandri –, riesce sempre a tirare fuori dal cilindro cose nuove riuscendo a far conoscere la storia di pezzi, a volte dimenticati da tanti, della nostra città».

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