Forlì, code in farmacia per le vaccinazioni

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Sveglia, colazione e poi via da casa, direzione farmacia dove già all’orario di apertura, però, spunta la fila. Sono donne e uomini dai 70 ai 74 anni che da ieri avevano l’opportunità di prendere appuntamento per la vaccinazione contro il Covid. Potevano farlo telematicamente, agli sportelli Cup dell’Ausl, ma anche recandosi in farmacia e in tantissime di queste si formano lunghe code. Sinonimo della volontà della cittadinanza di uscire dal lungo tunnel della pandemia attraverso l’unico strumento ora a disposizione, ma ancora una volta a emergere è il nodo della penuria di munizioni. Il coro che proviene da dietro il bancone dopo una giornata di superlavoro è a univoco: «Dopo appena 30 minuti dal via libera – spiega Maria Elena Nanni dell’omonima farmacia di viale Roma –, i posti disponibili per vaccinarsi alla Fiera di Forlì nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, erano già tutti esauriti e solo dopo pranzo ne è stata aggiunta un’altra quota per le serate di oggi e domani». Chi si è prenotato dopo la prima mezz’ora o dopo la messa a disposizione del “bonus”, ha dovuto accettare di farsi vaccinare dove c’erano posto e dosi. Ossia nei centri di somministrazione di paesi e città limitrofe. A volte neppure troppo vicine. «Il sistema di prenotazione informa in tempo reale sugli hub e gli spoke vaccinali dove c’è disponibilità e visto il numero esiguo di posti a Forlì, tantissima gente l’abbiamo dovuta dirottare a Predappio o a San Pietro in Vincoli – affermano dalla Farmacia Barboni di via Bertini –. Quasi tutti hanno accettato senza problemi pur di farsi vaccinare, anche se alcuni hanno avuto l’appuntamento a maggio». La maggioranza lo ha ricevuto entro aprile, ma c’è anche chi dovrà attendere la fine del prossimo mese e «ha accettato anche di andare a Ravenna, o persino Rimini, per poterlo fare» racconta Maria Elena Nanni, la quale ammette come molte persone si siano presentate palesando dubbi sul vaccino AstraZeneca. «Tanti chiedevano se per i problemi di salute che accusano, fosse o meno indicato. Il nostro consiglio è prenotarsi comunque e, poi, il giorno del vaccino al colloquio con il medico per il consenso, esporgli la propria situazione».


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