Nei giorni scorsi il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, ha firmato la petizione lanciata da Coldiretti per proporre una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia.
“La petizione di Coldiretti è assolutamente condivisibile. Questa Amministrazione non ha dubbi” – dichiara Zattini – “faremo tutto ciò che è di nostra competenza per difendere, a livello locale, le filiere agro-zootecniche forlivesi minacciate dalla diffusione del cibo sintetico. I prodotti del nostro territorio sono sicuri e di qualità, naturali e derivanti da processi produttivi sostenibili. È chiaro che un alimento generato in provetta non può in alcun modo essere paragonato alle nostre eccellenze agroalimentari.”
“Il cibo sintetico, creato in laboratorio è pericoloso per la salute umana, dannoso per l’ambiente e molto inquinante – spiega Massimiliano Bernabini Presidente di Coldiretti Forlì-Cesena -. Coldiretti invece dice sì al cibo naturale: a tutela dell’ambiente, sostegno della biodiversità e valorizzazione delle risorse naturali”.
La petizione, che in questi giorni tanti cittadini di Forlì e dei comuni limitrofi stanno firmando negli uffici di Coldiretti e nei mercati, compreso il mercato di Campagna Amica di Viale Bologna 75 è stata supportata e sottoscritta anche dal sindaco stesso.
“La minaccia è reale – prosegue Alessandro Corsini Direttore di Coldiretti Forlì-Cesena-. Dalla carne prodotta in laboratorio al latte ‘senza mucche’, fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Per non parlare del miele senza il volo delle api. Il cibo in provetta potrebbe presto inondare il mercato europeo, poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue. Una proposta, quella del cibo sintetico, guidata da investimenti di colossi dell’high tech, della chimica, della finanza e presentata strumentalmente come opportunità per l’ambiente e per la salute”.